Esoneri in Serie A, già 5 le panchine saltate. Anche questa stagione 2018/19 è caratterizzata dal licenziamento degli allenatori
La squadra non gira, i risultati non arrivano, si cambia il mister: quello degli esoneri in Serie A è una vecchia storia. Gli ultimi in ordine di tempo sono Ventura al Chievo e Velazquez all’Udinese.
Al posto dell’ex ct della Nazionale è stato annunciato Di Carlo, mentre a guidare i friulani ci sarà Nicola.
Prima di loro la stesa sorte è toccata a Andreazzoli dell’Empoli sostituito da Iachini, Ballardini al Genoa (richiamato Ivan Juric) e D’Anna al Chievo (dentro Ventura).
Per l’ex ct Ventura non è un periodo d’oro: dopo l’addio alla Nazionale a causa della mancata qualificazione ai Mondiali in Russia, il tecnico genovese ha avuto l’occasione di ripartire dalla Serie A
Tre sconfitte e un pareggio, 11 gol subiti e 4 segnati: con questo bilancio negativo e le difficoltà vissute, Ventura ha preferito rassegnare le sue dimissioni.
Situazione difficile anche per Velazquez all’Udinese: 12 partite disputate solo 2 vittorie, 3 pareggi e ben 7 sconfitte, 11 gol fatti e 18 subiti.
Uno score negativo per un tecnico conosciuto per le sue grandi doti di allenatore in Spagna ma che non ha superato la prova Italia.
Un “rito” quello degli esoneri in Serie A che, in alcuni casi, può essere visto come record:
- Tabarez al Milan: 190 giorni;
- Ranieri all’Inter: 184 giorni;
- Zeman al Cagliari: 178 giorni;
- Benitez all’Inter: 173 giorni;
- Gattuso al Palermo: 96 giorni
- Bielsa alla Lazio: 2 giorni.
L’allenatore argentino, dopo aver firmato un contratto che lo legava alla Lazio, non si è mai presentato a Roma.
La versione ufficiale parla di divergenze di mercato, ma in realtà la vicenda non è mai stata veramente chiarita.
Un esonero come questo ha dell’incredibile come altri casi davvero assurdi.
Un esempio è il caso di Bèla Guttmann il quale, dopo aver vinto al Coppa Campioni con il Benfica (1962), aveva chiesto il pagamento di un premio.
Alla risposta negativa della società, il tecnico lanciò ina profezia che è ormai entrata nella storia (e finora avveratasi):
Da qui a cento anni nessuna squadra portoghese sarà due volte campione d’Europa ed il Benfica senza di me non vincerà mai una Coppa dei Campioni.
Altro addio abbastanza particolare fu quello di Ze Maria ex giocatore del Perugia e dell’Inter.
Il brasiliano infatti nel 2015 fu chiamato dal Ceahlul, squadra militante nel massimo campionato della Romania: nel giro di 5 giorni è stato chiamato, licenziato e richiamato nuovamente.