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Esportazioni delle regioni italiane, la crescita c’è. I dati Istat relativi al terzo trimestre del 2018 parlano di aumento congiunturale diffuso
L’aumento delle esportazioni delle regioni italiane ha intensità diverse: +4,3% per il Mezzogiorno e Isole, +2,9% per il Nord-ovest, +0,7% per il Centro e +0,2% per il Nord-est.
Nella nota Istat is legge:
Le vendite di metalli di base e prodotti in metallo, esclusi macchine e impianti di mezzi di trasporto, autoveicoli esclusi, dalla Lombardia,
di prodotti petroliferi raffinati dalla Sicilia, di macchinari e apparecchi n.c.a. dall’Emilia-Romagna contribuiscono alla crescita tendenziale dell’export nazionale nei primi nove mesi del 2018 per quasi un punto percentuale.
Nei primi 9 mesi dell’anno, la crescita tendenziale dell’export si conferma molto sostenuta per le Isole (+14,0%) e rilevante per il Nord-est (+4,7%).
A sua volta il Mezzogiorno (+3,8%) e il Nord-ovest (+3,4%), mentre il Centro risulta in leggera flessione (-0,2%).
Nel dettaglio, il Molise risula essere la regione più dinamica (+40,8%), seguono: Calabria (+21,7%), Basilicata (+18,2%) e Valle d’Aosta (+10,7%).
Molise che dà al paese un contributo importante anche in un’altra direzione
Alla variazione delle esportazioni nazionali per l’area Ue, il Molise infatti nei primi nove mesi del 2018 ha visto una crescita del 6,7%, mentre per l’area extra Ue ha avuto un’impennata del +106,2%.
La Sicilia (+18,9%), il Friuli Venezia-Giulia (+10,8%), l’Emilia-Romagna (+5,2%) e la Lombardia (+5,1%) contribuiscono per quasi 3 punti percentuali alla crescita complessiva.
Nel dettaglio per provincia delle esportazioni delle regioni italiane, si segnalano le performance positive di Milano, Asti, Brescia, Siracusa, Varese, Piacenza e Gorizia.
Quali paesi in cui l’export italiani dà risultati buoni?
Un impulso positivo alla crescita dalle vendite della Lombardia verso:
- Germania (+6,7%),
- Svizzera (+13,9%),
- Cina,
- Polonia (+19,2% per entrambe),
- Francia (+5,1%).
Mentre il Friuli Venezia-Giulia verso la Svizzera (+405,9%, dovuto principalmente alle vendite della cantieristica navale).