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In F1 è arrivato il momento degli annunci e delle decisioni per il futuro. Dopo la decisione della McLaren di scaricare Honda e di passare ai motori Renault, è iniziato un vero e proprio effetto domino nel circus.
Come già ampiamente annunciato nei giorni scorsi, dopo tre anni molto deludenti, la McLaren ha deciso di stracciare il contratto con Honda. Le massime cariche della F1 avevano fatto sapere che avrebbero tentato in ogni modo di far restare il costruttore giapponese nella massima categoria dell’automobilismo. La casa di Tokyo ha infatti trovato una nuova sistemazione in Toro Rosso, team satellite di Red Bull. La partnership fra la casa di Faenza e Honda avrà durata triennale, fino al 2020.
Red Bull-Honda?
Anche la scuderia austriaca ha bisogno di un nuovo motore dal 2019 in poi. Sembra che Renault abbia deciso di non rinnovare il contratto con la Red Bull per la fornitura della power unit e la sensazione è che i vertici della scuderia capitanata da Christian Horner vogliano vedere il motore giapponese in azione sulla Toro Rosso in questi due anni, prima di decidere se passare ai motori giapponesi. Inoltre Honda garantisce i propri motori a costo zero e fornisce aiuto economico alle scuderie per le quali lavora. Questo sarebbe molto gradito al proprietario di Red Bull, Dietrich Mateschitz, che vuole ridurre il proprio impegno economico in F1. Rimane ovviamente l’incognita sulle prestazioni e sull’affidabilità del motore nipponico, che ha avuto tantissimi problemi in questi tre anni.