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Fabbisogni occupazionali 2019 2030, il futuro del lavoro. Ecco lo scenario emerso nel corso di Job&Orienta svoltosi a Verona
Dunque u fabbisogni occupazionali 2019 2030, per il 60% dei casi, riguarderà diplomati e laureati; così come i lavori più interessati per oltre il 35% riguarderanno le professioni tecniche e ad elevata specializzazione.
Questo quindi è il quadro che emerge dal nuovo Report Excelsior di Unioncamere e Anpal sui fabbisogni occupazionali 2019-2023
In questi 5 anni saranno cioè necessari tra i 3 e i 3,2 milioni di nuovi occupati per soddisfare le esigenze produttive delle imprese e della pubblica amministrazione.
Infatti, pur con una crescita economica molto contenuta, sarà necessario affrontare il naturale turnover sul mercato del lavoro che da solo determinerà oltre l’80% del fabbisogno.
La crescita economica, d’altra parte, potrà al massimo generare, una quota di nuovi posti di lavoro che va dalle 352mila alle 535mila unità.
Sottolinea quindi il presidente di Unioncamere, Carlo Sangalli:
La scelta del percorso di studio è uno dei momenti più importanti della vita dei nostri giovani.
Fornire ai ragazzi e alle famiglie le informazioni più aggiornate sulle tendenze del mercato del lavoro e sulle professioni che offrono le migliori opportunità per il futuro è fondamentale.
Su questo fronte le Camere di commercio sono molto impegnate, con l’obiettivo di ridurre il più possibile il disallineamento tra domanda e offerta di lavoro.
Tutto questo spiega quindi che il mercato del lavoro punterà sul possesso di titoli di studio come lauree e diplomi in settori specializzati
Nel quinquennio preso in esame infatti, i laureati e i diplomati dovrebbero rappresentare congiuntamente il 62% della richiesta di occupati (54% nel settore privato, 98% in quello pubblico).
In particolare, la domanda di personale laureato potrà attestarsi tra le 959mila e le 1.014unità e si concentrerà per lo più nell’indirizzo:
- medico-sanitario, con una richiesta tra 171mila e 176mila unità,
- economico, da 152mila a 162mila unità, da ingegneria, con una domanda compresa tra 127mila e 136mila lavoratori,
- giuridico, da 98mila a 103mila unità.
Per quanto riguarda i diplomi invece, nel quinquennio 2019-2030, le imprese richiederanno personale diplomato principalmente nell’indirizzo:
- amministrazione, finanza e marketing, con un fabbisogno che potrà variare tra 279mila e 302mila unità,
- industria e artigianato, con una domanda complessiva tra 211mila e 235mila,
- turismo, che potrà arrivare a domandare tra i 79mila e gli 82mila occupati.