FaceApp timore privacy? Negli ultimi giorni è tornata a spopolare sul web FaceApp. Si tratta di un’applicazione nata qualche anno fa ma che ora è tornata in voga. Infatti, l’applicazione che invecchia il volto è tornata con alcune novità che rendono le foto ritoccate ancora più realistiche.
Molti sono gli utenti che stanno utilizzando FaceApp. Ma altrettanti sono coloro i quali che si stanno chiedendo dove vanno a finire le foto e quindi se ci sono problemi di privacy. A fare chiarezza è subentrato il team che lavora all’app.
FaceApp timore privacy, ma il team di FaceApp tranquillizza gli utenti
A quanto pare, tutti coloro i quali avevano dubbi e paure su possibili violazioni privacy dell’applicazione possono stare tranquilli. Infatti è stato puntualizzato che le foto vengono “conservate” nei server per qualche ora. Infatti, passate le 48 ore le foto vengono eliminate automaticamente.
Tra l’altro il team ha specificato che i file o le informazioni private non sono accessibili a terze parti. Un altro punto a favore degli utenti riguarda l’accesso, quindi il login, a FaceApp. Infatti, a quanto pare, sono veramente pochi gli utenti che accedono all’applicazione. Dunque è impossibile associare le foto caricate con l’identità di ognuno.
Dunque, sembrerebbe che siano stati creati allarmismi inutili. Anche se, prima della spiegazione del team di FaceApp la preoccupazione sulla privacy era più che plausibile. Chuck Schumer, leader del senato degli Stati Uniti, anch’egli preoccupato, ha chiesto “aiuto” all’FBI. Infatti Shumer avrebbe affermato di essere preoccupato in merito ai dati dei suoi cittadini.
Dunque, l’FBI insieme alla commissione federale per il commercio hanno indagato sulla questione. Ma, a quanto pare, non c’è nulla da temere. AppFace, creata da Wireless Lab, è disponibile dal gennaio 2017. Oggi sono circa 80 milioni gli utenti che hanno scaricato l’app che è tornata nuovamente di moda.
Fonte foto di copertina: pixabay
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