Una rapina e ore di terrore per il proprietario disabile di una villa a Massa Lubrense, provincia di Napoli. In azione tre fratelli. Il più grande ha 30 anni, mentre gli altri sono minorenni: uno ha 17 anni e il più piccolo ne ha solamente 12. Nonostante la tenera età, il 12enne aveva il compito di tenere sotto controllo l’anziano proprietario, mentre gli altri cercavano soldi, gioielli e argenteria.
Una volta trovato il caveau della villa, i due fratelli più grandi hanno fatto razzia. La rapina è avvenuta una domenica mattina dello scorso giugno, e pochi giorni fa i Carabinieri, coordinati con la Procura di Torre Annunziata, sono riusciti a identificare i tre, che sono ora in stato di arresto. Dei tre fratelli rapinatori, l’unico che potrebbe uscirne senza conseguenze è proprio il più piccolo, poiché secondo la legge non è imputabile chi ha meno di 14 anni.
L’organizzazione dei fratelli rapinatori
Mentre i fratelli di 30 e 17 anni cercavano oggetti di valore da rubare, il 12enne si intratteneva con il proprietario dell’abitazione, minacciato dal ragazzino con un cacciavite. Per passare il tempo, chiedeva all’uomo se aveva figli, cosa fanno nella vita e la loro età. Se era un gesto di solidarietà verso l’uomo terrorizzato non è dato saperlo, ma alla fine della rapina l’uomo è stato picchiato dai tre fratelli, che sono poi fuggiti.
I medici che hanno soccorso il proprietario della villa hanno curato le ferite alla testa e in altri parti de corpo, guaribili in 30 giorni. I fratelli rapinatori, una volta identificati, sono stati trovati e arrestati in un campo rom della provincia nord di Napoli.
Fonte: repubblica.it