Giusto che il nuovo ciclo dell’Atalanta riparta ancora da Gian Piero Gasperini? Questa è la domanda che si è posta gran parte della critica a fronte del “cambio di pelle” che dovrà effettuare la Dea questa estate. Si era parlato di Tudor, Dionisi o addirittura Gattuso, ma il mister di Grugliasco, unita alla volontà della società di voler continuare insieme, rimarrà a Bergamo per ricostruire i nerazzurri nella maniera migliore possibile.
C’è un nodo che sarà il crocevia tra un ritorno a pieno regime tra le prime quattro o un calo rispetto agli standard delle scorse stagioni: il calciomercato. Lo stesso Gasperini è stato chiaro a fine stagione: alla squadra serve inserire non solo qualche pedina già pronta, ma anche dei giovani in grado di poter ridare vitalità ad una squadra che ha bisogno di ritrovare fame (poi il gioco verrà da sé). Aria nuova, stimoli nuovi, dove si assisterà ad una prova del 9 per la società: prendere questi 6 anni come una semplice sorpresa oppure continuare a crescere e mantenere l’Atalanta nell’olimpo del calcio italiano (ed europeo).