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LUSSEMBURGO – Gentiloni rilancia la proposta del piano “Sure”, un nuovo strumento comune sulle politiche per l’energia, sulla falsariga dello schema “Sure” sui sostegni all’occupazione durante la crisi di 2020-2021, anche se precisa che l’ipotesi non è in discussione all’Ecofin di oggi. Sulle misure contro i rincari dell’energia “il punto non è criticare questo o quel paese, ma cercare la possibilità di fare qualche passo ulteriore, perché se vogliamo evitare la frammentazione, se vogliamo fronteggiare questa crisi penso che ci serva un livello più alto di solidarietà”, ha detto il Commissario europeo all’Economia giungendo all’Ecofin.
“E dobbiamo mettere in campo qualche ulteriore strumento comune, ad esempio come il meccanismo Sure visto durante la pandemia. E’ stata una proposta interessante, è basata su prestiti e penso che potrebbe essere realistico. Ovviamente – ha precisato Gentiloni – non è qualcosa che discuteremo oggi. Ma voglio chiarire che il nostro obiettivo è di aumentare la solidarietà per evitare rischi di frammentazione” nell’Ue.
Gentiloni rilancia proposta piano “Sure”, Germania contraria
Più cauto il vicepresidente della Commissione, Valdis Dombrovskis: “La questione richiede altre discussioni, dato che ci sono punti di vista diversi al tavolo”, ha detto.
E decisamente contrario appare invece il ministro delle Finanze della Germania, Christian Lindner. L’ipotesi “non ha senso” ed è “ingiustificata”, ha affermato giungendo a sua volta all’Ecofin a Lussemburgo. “Ci sono altri strumenti su cui si può discutere. Le differenze rispetto alla pandemia sono chiare: oggi non abbiamo un problema di domanda, o di un’economia da stabilizzare e da stimolare, ma stiamo affrontando uno shock sul lato dell’offerta”, ha concluso Lindner.