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Grazia Nidasio e l’arte del fumetto: addio alla più grande fumettista italiana.
Per chi ama il fumetto come espressione di arte è molto difficile annunciare la morte di Grazia Nidasio e l’arte del fumetto, avvenuta lo scorso 24 dicembre
Storica fumettista milanese che a febbraio avrebbe compiuto l’età di 88 anni. E’ considerata da sempre come la più alta espressione artistica dei fumetti.
Capostipite del fumetto italiano al femminile, fu chiamata più volte “regina del fumetto italiano”.
I suoi personaggi erano abbelliti da colori tenui, senza alcuno schema fisso che già al primo sguardo destavano immediata curiosità nel lettore.
Nel ripercorrere la sua vita artistica si constata la sua grande arte espressiva nel mondo del fumetto come forma della cosiddetta “letteratura disegnata”.
Grazia Nidasio e l’arte del fumetto: è stata la massima rappresentante di un’arte che, riesce a narrare la vita quotidiana specie del mondo dei giovani in ogni suo aspetto.
Nata a Milano nel 1931, dopo il liceo artistico ha frequentato e l’Accademia di Brera
La generazione precedente ricorda i suoi personaggi sul Corriere dei Piccoli, celebre giornale col quale ha collaborato come disegnatrice e redattrice per circa quaranta anni.
Tanti e tutti hanno avuto grande successo i personaggi usciti dalla sua penna: Violante, Scaramacai, Nicoletta, Dottor Oss, Mela VerdeeStesi.
Collaborò a lungo con il giornale Il Corriere dei ragazzi che sostituiva l’ormai vetusto Corriere dei Piccoli, insieme a tanti altri colleghi e grandi firme del settore.
Interprete delle inquietudini e dei sentimenti delle nuove generazioni
Delle creazioni di Grazia Nidasio rimarrà ancora a lungo la Stefi, se non altro nel ruolo di commentatrice in vignette satirico-umoristiche pubblicate dal quotidiano Corriere della Sera.
La sua opera contribuì anche al lancio pubblicitario dei prodotti del Mulino Bianco con il famoso personaggio “Il mugnaio bianco”.
La sua attività non si è limitata solo al mondo del fumetto, ma anche in quello dell’illustrazione editoriale che le hanno avvalso il riconoscimento col Premio Andersen nel 1987.
E poi il lavoro nella Collana “Donne della scienza” con “L’universo di Margherita” in cui racconta con semplicità la vita della più grande astrofisica italiana, Margherita Hack.
Non disdegnò la collaborazione anche al mondo della televisione con sceneggiature di cartoni animati e di sigle televisive per la Rai e Mediaset.
Numerosi i premi e riconoscimenti che Grazia Nidasio e l’arte del fumetto ha collezionato nel corso della sua lunga attività artistica
Ne cito uno fra tutti, il premio Yellow Kid, assegnato al miglior fumetto, al Salone Internazionale dei Comics del 1972.
Ha ricoperto anche incarichi di responsabilità nelle diverse organizzazioni di categoria. Una menzione speciale fa da degno corollario alla sua stupenda carriera.
Anch’io ho letto tanti suoi fumetti ed oggi ne riconosco la grandezza e la valenza artistica.
Ciao Grazia, sono sicuro che lassù in cielo disegnerai gli angeli con la stessa grazia con cui li hai riportati sulla carta in terra.