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Il natale 2019 a tavola: quella alimentare è la spesa più alta. Il 25 dicembre si avvicina e con esso i preparativi per cenoni e pranzi
Il Natale 2019 a tavola per gli italiani è dunque la spesa più importante nel bilancio del mese di dicembre, è quanto emerge dall’analisi Coldiretti/Ixè Il Natale nel piatto.
I dati infatti parlano chiaro: la spesa complessiva per imbandire le tavole del Natale e del Capodanno di circa 5 miliardi di euro, l’11% in più dello scorso anno.
Nel dettaglio, laa maggior parte della spesa alimentare delle feste è dedicata al pranzo di Natale che l’85% degli italiani consumerà nelle case.
Se nel menu della vigilia molto gettonato è il pesce, a Natale prevale la carne e vincono bolliti, arrosti e fritti, ma anche minestre, zuppe, paste ripiene, cappelletti in brodo e pizze rustiche.
Giornate, quelle del 26 e del 27, in cui la tavola la fa da padrona ed è per questo che il cardiologo dà anche dei consigli su come mangiare stando attenti alla propria salute.
Il presidente di Coldiretti Ettore Prandini invita anche a riscoprire le tradizioni italiane:
L’agricoltura italiana è la più green d’Europa con 299 specialità Dop/Igp/Stg riconosciute a livello comunitario e 415 vini Doc/Docg e 5.125 prodotti tradizionali.
La leadership nel biologico con 72mila operatori nel settore; nonchè il primato della sicurezza alimentare mondiale con il maggior numero di prodotti regolari per la presenza di residui chimici.
L’idea di rendere omaggio ai sapori tradizionali e locali si evince altresì dal tipo di regalo che gli italiani hanno prediletto
Sempre secondo un’indagine Coldiretti/Ixè infatti almeno 13,1 milioni di regali sotto l’albero saranno cesti composti prevalentemente da spumante, torrone, pandoro o panettone spesso artigianali.
La novità di quest’anno invece è la presenza dei “Sigilli” di Campagna Amica cioè i prodotti della biodiversità agricola.
Nella nota Coldiretti, in merito all’indagine, precisa:
La tendenza è verso la personalizzazione con cesti fai da te a tema; da quelli solidali per aiutare le persone in difficoltà a quelli più lussuosi con specialità esclusive.
Da quelli salutistici a quelli autarchici, da quelli green a quelli no vegan; una vastità nella scelta che non manca al nostro paese con 5.125 prodotti alimentari tradizionali censiti dalle regioni