Orrore ieri sera a Trieste. Una giovane ragazza è stata rapinata, picchiata e violentata da un ventiseienne iracheno richiedente asilo. L’uomo era già noto alle autorità.La ragazza, di diciassette anni, ha riportato numerose ecchimosi sul corpo e sul viso. Ora è ancora ricoverata in stato shock. Il tutto è accaduto nei pressi della stazione di Trieste intorno alle 22.30.
Violenza disumana
Una ragazza di diciassette anni è stata violentata, picchiata e rapinata da un iracheno ventiseienne. La storia che la vittima ha raccontato ai suoi soccorritori ha dell’allucinante. La giovane stava tornando dopo uno stage, nella serata di ieri. Sull’autobus, nei pressi della stazione ferroviaria, aveva notato un uomo riverso a terra. La ragazza gli si è avvicinata per prestargli soccorso e l’uomo le avrebbe chiesto aiuto. I due si sarebbero quindi diretti verso un’area della stazione dove sono presenti vagoni in disuso. Qui l’iracheno l’avrebbe assalita e derubata.
Poi l’ha costretta a bere da una bottiglia di whisky per renderla più “docile”. A quel punto sarebbe scattata la violenza fisica.
Finito di fare i suoi comodi, la ragazza è riuscita a scappare e ad allontanarsi dal suo aggressore salendo su un autobus.
E’ stata poi soccorsa e ricoverata all’ospedale Burlo Garofolo. La vittima presenta tumefazioni ed ecchimosi in varie parti del corpo, oltre che evidenti segni di morsi a dimostrazione della brutalità con la quale è stata aggredita.
L’aggressore arrestato
L’aggressore della giovane triestina è stato rintracciato e arrestato poco dopo la denuncia della sua vittima, vicino al luogo del misfatto.
Si tratta di Govand Mekail, ventiseienne iracheno. L’uomo ha precedenti per rapina impropria e maltrattamenti in famiglia.
Al momento è in arresto nel carcere del Coroneo. Inutile dire che il fatto avvenuto ala stazione ha scatenato polemiche.
Perchè l’uomo era libero?
Quali provvedimenti verranno presi ora?
Domande a cui la magistratura dovrà dare risposte chiare.