La carenza di vitamina D aumenta il rischio di schizofrenia

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Alcune ricerche scientifiche hanno validato la tesi che ci sia un collegamento tra carenza di vitamina D e il rischio di sviluppare la schizofrenia. Nuove prove indicano che questa tesi potrebbe trovare assoluta conferma.

Carenza di vitamina D: maggiore rischio di sviluppare la schizofrenia

Secondo l’Istituto Nazionale di Salute Mentale, la schizofrenia è una delle principali cause di disabilità in tutto il mondo.

Sintomi come allucinazioni, delusioni e problemi cognitivi caratterizzano questa patologia.

Finora, i ricercatori non sono stati in grado di scoprire esattamente cosa causi esattamente questo disturbo comportamentale: ad oggi, infatti, hanno identificato alcuni probabili fattori di rischio, come la presenza di determinati gruppi di geni o l’esposizione ad alcuni virus.

Diverse interessanti recenti ricerche scientifiche hanno messo in evidenza che la schizofrenia potrebbe essere più diffusa nelle zone poco esposte ai raggi solari; inoltre, un team di scienziati ha ipotizzato che la carenza di vitamina D può essere considerato un fattore di rischio.

Un recente studio condotto dai ricercatori dell’Università di Aarhus in Danimarca e dell’Università del Queensland a Brisbane, in Australia, ha rilevato che i neonati con bassi livelli di vitamina D sono più a rischio di sviluppare la schizofrenia durante l’età adulta.

Gran parte dell’attenzione dei ricercatori si è concentrata sui fattori modificabili nelle prime fasi della vita con l’obiettivo di ridurre il carico di questa malattia“, afferma il Prof. John McGrath, autore dello studio.

La ricerca precedente aveva identificato un aumento del rischio di schizofrenia associato alla nascita in inverno o in primavera e al vivere in un paese ad alta latitudine, come la Danimarca“.

Nello studio pubblicato sulla rivista Scientific Reports, gli autori hanno confermato la tesi che la carenza di vitamina D nei neonati può essere responsabile di circa l’8% di tutti i casi di schizofrenia in Danimarca.

Un aumento del 44 per cento del rischio

Il nuovo studio ha valutato i dati di 2.602 persone in Danimarca. I ricercatori hanno analizzato i livelli di vitamina D nei campioni di sangue di bambini nati in Danimarca nel 1981-2000: questi pazienti hanno sviluppato la schizofrenia nella prima fase dell’età adulta.

Il Prof. McGrath e il suo team di ricerca hanno confrontato questi campioni con quello di altri di individui non affetti dalla schizofrenia.

Il team ha scoperto che i bambini nati con una carenza di vitamina D avevano un rischio del 44% più elevato di sviluppare la schizofrenia durante l’età adulta. Inoltre, questa deficienza nei neonati potrebbe rappresentare circa l’8% di tutte le diagnosi di schizofrenia in Danimarca, suggeriscono gli autori.

Abbiamo ipotizzato,” spiega il Prof. McGrath, “che bassi livelli di vitamina D nelle donne in gravidanza a causa della mancanza di esposizione solare durante i mesi invernali potrebbero essere alla base di questo rischio e [abbiamo] studiato l’associazione tra carenza di vitamina D e rischio di schizofrenia“.

Prevenire la carenza di vitamina D nelle donne in gravidanza, dice, può quindi anche prevenire il successivo rischio di schizofrenia nei bambini.

Secondo il prof. McGrath, “Poiché il feto in via di sviluppo è totalmente dipendente dalle riserve di vitamina D della madre, i nostri risultati suggeriscono che garantire alle donne incinte livelli adeguati di vitamina D può comportare la prevenzione di alcuni casi di schizofrenia in modo comparabile [con] ruolo [che] l’integrazione di folati ha giocato nella prevenzione della spina bifida “.

Il prossimo passo è condurre studi clinici randomizzati al fine di esaminare l’impatto sullo sviluppo del cervello del bambino e il rischio di patologie neurologiche dello sviluppo come l’autismo e la schizofrenia“, dice il prof. McGrath.

 

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Autore dell'articolo: Redazione Webmagazine24