Quello dei dinosauri e della paleontologia è un mondo affascinante e meraviglioso. Tra fossili, ossa e misteri, il nostro passato è fondamentale per capire il nostro presente e il nostro futuro. Uno dei misteri più grandi della paleontologia è una particolare piuma fossile che è la più antica finora scoperta. Questo misterioso e criptico fossile è stato per anni oggetto di teorie e studi, ma di recente alcuni ricercatori sono rusciti a scoprire la sua origine.
La scoperta della piuma fossile più antica
Questa particolare piuma fossile è stata scoperta nel lontano 1861 in una cava di calcare in Germania, nella zona dell’attuale Baviera. L’età stimata di questo fossile è di circa 150 milioni di anni. Età che rende quella piuma la più antica finora scoperta. Sicuramente è appartenuta a qualche pennuto (un mix tra dinosauro e uccello) ormai estinto; ma fin da subito questo fossile ha suscitato perplessità e mistero.
Infatti quando fu ritrovata la piuma fossile più antica non era presente nelle vicinanze nessun scheletro riconducibile ad essa. Da allora si sono susseguite una miriade di ipotesi, teorie e controversie sulla sua reale origine.
Una semplice ma importante piuma è riuscita ad essere un grattacapo per gli scienziati per più di un secolo; ma con il progresso tecnologico e migliori tecniche di studio, l’origine della piuma fossile più antica sembra avere una risposta.
L’origine della piuma fossile più antica
Nella paleontologia il dinosauro più “gettonato” per l’origine della piuma fossile più antica era l’archeotterige (chiamato anche Archaeopteryx). Questo dinosauro è vissuto nel Giurassico superiore in Germania (all’epoca l’Europa era un arcipelago di isole con acque poco profonde e calde). Era un vero e proprio mix tra dinosauri e uccelli moderni ed era grande all’incirca mezzo metro con la corporatura e le dimensioni che ricordano i corvi e le gazze. L’archeotterige era comunque molto primitivo e ricordava maggiormente i dinosauri.
Questo dinosauro, nonostante fosse il candidato perfetto per spiegare l’origine della piuma fossile più antica, non convinceva tutti i paleontologi. E, come accennato prima, ha causato dispute e dibattiti per quasi 160 anni.
Finalmente mistero svelato
Tra l’archeotterige ed altri candidati finalmente siamo giusti ad una conclusione definitiva. Nel 2019, uno studio ha evidenziato che la piuma in questione non poteva assolutamente appartenere ad un archeotterige. Da questa conclusione, però, Ryan Carney, paleontologo ed esperto digitale presso l’Università della Florida Meridionale e grande appassionato di archeotterige ha, insoddisfatto dello studio fatto nel 2019 da altri studiosi, fatto ulteriori studi per confermare l’origine della piuma fossile più antica.
Carney, col suo team, studiando con più precisione la piuma fossile, facendo vari confronti, analizzando scheletri di archeotterige, usando varie tecniche, studiando la forma ed utilizzando un microscopio elettronico è giunto ad una giusta conclusione. La piuma fossile più antica corrisponde in modo assoluto al piumaggio dell’archeotterige. Inoltre la piuma in questione doveva trovarsi nello strato superiore dell’ala sinistra del dinosauro.
Studiando poi a microscopio i melanosomi, ovvero le molecole responsabili della colorazione della piuma, si è potuto scoprire che il colore della piuma fossile più antica era nero opaco. Confermando ulteriormente l’appartenenza all’archeotterige.
Inoltre a qualche chilometro di distanza dalla zona del ritrovamento della piuma sono stati scoperti anche scheletri di archeotterige la cui età combacia perfettamente con quella della piuma. Infine in quella zona della Germania, all’epoca, era presente solo l’archeotterige ad avere simili piume evolute.
Ricapitolando il tutto, la piuma fossile più antica, dopo anni di controversie, è appertenuta sicuramente all’archeotterige. Possiamo dire finalmente “mistero svelato”. Un mistero che però farà ancora parlare di sé, creerà nuove dispute e studi (pur avendo una conferma praticamente certa sulla sua origine) e farà capire di più sia sul nostro passato che sulla meraviglia della stessa vita.
Fonte immagine: National Geographic
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