Le Pen, aggredito un deputato al comizio per le presidenziali
Le Pen è la candidata del Front National per le Presidenziali in Francia. Il suo comizio di ieri ha acceso le contestazioni degli avversari. Mancano cinque giorni al voto e la tensione è alta. Il braccio destro della candidata, Gilbert Collard, appena sceso dall’auto, ha ricevuto insulti, è stato bersaglio di oggetti e qualche molotov. Si tratta di militanti dell’estrema sinistra, che sono stati protagonisti di scontri e incidenti in tutta la zona circostante il teatro Zenith, luogo in cui si è tenuto il comizio.
La Francia è libera di scegliere
Mancano solo cinque giorni al voto per l’Eliseo. Al comizio della candidata Le Pen hanno partecipato oltre cinquemila persone, tra cui moltissimi giovani. Secondo l’esponente del Front National, con questo voto, i francesi sceglieranno se promuovere o meno la globalizzazione selvaggia, se stare o meno con la Francia. Le Pen afferma che la Francia deve essere libera di poter scegliere. Devono essere rifiutate le costrizioni e le imposizioni; nessuno può imporre alla Francia leggi e costumi che non le appartengono. E non manca il riferimento alle donne musulmane, che non devono nascondersi dietro un velo perché ritenute impure.
Le Pen costretta a tacere
Improvvisamente, mentre la candidata espone le proprie idee con fermezza e concitazione, una militante raggiunge il palco e la mette a tacere. Intervengono subito le forze dell’ordine che la allontanano. Poco dopo, un’altra donna dalla platea mostra uno slogan anti-Le Pen, marchiato sul petto. Le guardie sono dovute intervenire più volte, per calmare gli animi degli avversari della candidata. L’esponente del Fronte ha espressamente dichiarato che la sua prima misura sarà quella di sospendere Schengen e di ripristinare le frontiere. Guardando a Paesi come l’Italia e la Francia, per Le Pen è evidente che il fenomeno migratorio non è una ricchezza ma un problema difficilissimo da gestire.
Immagine presa da: Il Ponente.