Legnini fa il punto sulla ricostruzione

Legnini fa il punto sulla ricostruzione

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ANCONA – Legnini fa il punto sulla ricostruzione. Ecco, infatti, che cosa ha riferito il commissario straordinario alla ricostruzione tracciando un bilancio, in videoconferenza, a 4 anni dalla grande scossa del 30 ottobre 2016:

“La ricostruzione del Centro Italia colpito dal sisma del 2016 sta avanzando nel 2020 con un ritmo sostenuto, nonostante le difficoltà legate alla pandemia e al cambio della normativa. Le mille famiglie che hanno potuto fare ritorno a casa ne sono una testimonianza”.

Legnini fa il punto sulla ricostruzione

Una buona notizia. Ma non è tutto.

“Nel corso dell’anno – ha spiegato Legnini – sono state approvate dagli Uffici Speciali ben 1.871 pratiche per la riparazione o la ricostruzione degli edifici danneggiati dal sisma, che sono arrivati a ottenere il contributo e dunque in condizione di far partire i lavori”.

Tra fine giugno e il 26 ottobre “sono terminate le opere in oltre mille cantieri, permettendo il rientro a casa di altrettante famiglie”. Nel 2020, dice Legnini, i cittadini hanno presentato “2.578 richieste di contributo, di cui 1.240 per danni lievi e 1.338 per gli edifici con danni gravi. Le domande presentate, al 26 ottobre 2020, arrivano così a 14.641″.

“L’ammontare delle risorse a favore della ricostruzione potrebbe aumentare considerevolmente con l’approvazione del pacchetto sisma del Recovery plan nazionale, sottoposto al governo e ai presidenti delle Regioni, su incarico del presidente del Consiglio. Le schede appena consegnate all’esecutivo prevedono cinque interventi. Alcuni destinati a tutti i territori dove si sta ricostruendo dopo una catastrofe. Altri specifici per il Centro Italia colpito dai terremoti del 2009 e del 2016 che puntano a una ricostruzione sicura, sostenibile e connessa”.

E non è finita. Tra gli interventi si individua anche un Superbonus edilizio esteso nel tempo e rafforzato nei tetti di spesa ammessa. Sarà accessibile anche agli edifici produttivi ma con il ripristino dell’obbligo del miglioramento sismico, oggi non richiesto, oltre che dell’efficienza energetica. Molto interessante. Decisamente.

 

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Autore dell'articolo: Redazione Webmagazine24