Le malattie estive dei bambini sono frequenti

Come affrontare le malattie estive dei bambini

 

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Anche in estate non sono  rari problemi come febbre, raffreddore, laringite e faringite. A provocare le malattie estive dei bambini sono gli sbalzi di temperatura tra gli ambienti esterni, caldi e umidi e l’abitacolo dell’auto, le case climatizzate, i locali pubblici. Se succede, non è il caso di preoccuparsi. Le malattie estive dei bambini si controllano anche a casa, ma è bene contattare il pediatra.

 

Le malattie estive dei bambini: faringite e laringite

In estate febbre e raffreddore sono di origine virale. La faringite o infiammazione della faringe proviene da virus come l’Adenovirus, il Rinovirus, o il Virus dell’influenza. A volte può essere di origine batterica. Causa dolore alla deglutizione, malessere generale, gonfiore ai linfonodi del collo, febbre, gola arrossata. L’infiammazione della laringe o laringite è la conseguenza di un’infezione da virus o batteri, o anche di un’influenza o di una bronchite. Si manifesta con bruciore e secchezza della gola, sensazione di un corpo estraneo, tosse secca e stizzosa, abbassamento del tono di voce.

In estate la forma di faringite o di laringite che colpisce maggiormente è di tipo acuto. La causa sono gli sbalzi improvvisi di temperatura per colpa di un temporale improvviso o dell’aria condizionata troppo alta. Il fresco improvviso “riattiva” i virus e i batteri, che vivono meglio alle basse temperature e che attaccano l’organismo. Così si diffondono piccole epidemie di disturbi alle vie aeree, proprio come avviene durante l’inverno. I microrganismi nocivi trovano il fisico impreparato, con il sistema immunitario abituato al caldo e agli abiti leggeri, quindi non più allenato a far fronte agli attacchi di questi nemici.

 

Diagnosi e cura delle malattie estive

Il medico può fare diagnosi di laringite e di faringite con una semplice ispezione della gola. Alla visita il medico può eventualmente decidere di far seguire un “tampone” anche per escludere forme batteriche o il Covid-19 che presenta sintomi simili. In base al risultato della visita, il medico consiglia la cura. In genere vengono prescritti farmaci antinfiammatori e analgesici, per calmare il dolore e l’irritazione. Un prodotto che va bene per i bambini è il paracetamolo, adatto anche in caso di febbre. Se dal tampone risulta che la causa è un batterio, il bambino segue una cura antibiotica per almeno una settimana. Se si tratta di Covid, si osservano le precauzioni suggerite dal sistema sanitario.

 

Durante la bella stagione è importante osservare qualche precauzione semplice per tutelare la salute dei bambini e la nostra.

  • Attenzione ai climatizzatori. La temperatura interna non deve essere troppo inferiore a quella esterna, quindi non superare i 6-7°C al massimo. Inoltre è necessario fare attenzione che l’apparecchio non deumidifichi troppo l’ambiente: l’aria secca irrita le vie respiratorie perché asciuga il muco che le riveste e indebolisce le ciglia vibratili.
  • Vestirsi a strati. Un colpo di freddo sulla schiena sudata e poco dopo si avverte mal di gola. Per evitare questo inconveniente basta munirsi di un golf di lana o cotone da indossare quando si entra in un luogo climatizzato. La precauzione vale soprattutto per i bambini, che oggi entrano spesso a contatto con l’aria condizionata di auto, alberghi e aeroporti .
  • Usare solo tessuti naturali. In estate vanno bene cotone e lino, che permettono la traspirazione. Le fibre sintetiche, invece, trattengono l’umidità impedendo al sudore di evaporare.

 

Altri malanni estivi bambini: la diarrea

In estate, tra i piccoli è purtroppo molto frequente la diarrea. Può essere di tipo virale e, in questo caso, la causa solitamente responsabile è il Rotavirus. Questo agente patogeno, per il quale esiste il vaccino, è la più frequente causa di gastroenterite nei bambini al di sotto dei tre anni. In estate la diarrea può anche essere causata da batteri. Questi, a causa delle alte temperature, proliferano nelle acque e negli alimenti non ben conservati. Inoltre si trovano con facilità nell’ambiente esterno, per esempio nella terra. La diarrea si presenta con scariche liquide frequenti e spesso compaiono anche vomito e febbre.

Il rischio maggiore della diarrea è che il bambino vada incontro a disidratazione. Il pericolo esiste soprattutto, come in tutte le malattie dei bambini piccoli, se il bimbo ha meno di sei mesi, oppure se il vomito gli impedisce di assumere liquidi per via orale. Se quindi vediamo che il piccolo, nonostante gli accessi, sta abbastanza bene e riesce ad assumere liquidi per bocca, sentiamo il pediatra ma non preoccupiamoci eccessivamente. Osserviamo qualche giorno di dieta leggera, vegetale e soprattutto offriamo molti liquidi, soluzioni reidratanti e fermenti lattici. Se, invece, il bambino è nervoso, piange in modo flebile, ha un colorito pallido e la fontanella accentuata, è bene portarlo subito al pronto soccorso. Qualche giorno di ricovero e l’idratazione con fleboclisi sono infatti necessari.

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Autore dell'articolo: Roberta Raviolo

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