Un’amicizia durata una vita, un legame inossidabile dentro e fuori dal campo: questo è stato il rapporto che univa l’attuale c.t. Roberto Mancini e Luca Vialli, ex capodelegazione azzurro da prima degli Europei, dimessosi dall’incarico a metà dicembre, quando si apprestava a combattere l’ultimo round contro un male che stavolta ha avuto la meglio. Lasciando nello sconforto un po’ tutti, Mancini dice: “È una grande perdita per la sua famiglia, per me, per il calcio italiano. È un momento difficile ma bisogna andare avanti”.
Mancini e Vialli, una coppia indissolubile
Il ct della Nazionale Roberto Mancini, il 29 dicembre era volato a Londra in clinica per salutare l’amico di sempre. Un abbraccio che entrambi sapevano sarebbe stato l’ultimo. Significativo come quello di Wembley, sempre a Londra, dell’11 luglio 2021. Di quell’incontro Mancini ricorda: “Era privo di forze, con poca voce, ma lucidissimo. Un leone fino all’ultimo. Abbiamo parlato un po’ di tutto, mi ha chiesto perfino com’era andato lo stage di dicembre con i giovani. Anzi, mi ha riempito di domande: voleva sapere tutto, ci teneva a conoscere i progressi del nostro progetto”.