Il Motomondiale ha ormai effettuato da tempo il giro di boa e la situazione in classifica appare già piuttosto chiara. A questo punto è possibile delineare le gerarchie e inquadrare i piloti che si sono comportati meglio nell’arco della stagione, dando i voti ai migliori e ai peggiori. Sicuramente, tra i primi rientra il campione in carica Fabio Quartararo, anche stavolta primo in graduatoria. Il francese ha preso subito familiarità con la moto del 2022, distinguendosi soprattutto nelle curve e nelle staccate. Quartararo ha vinto 3 Gran Premi finora e oggi inizia a sentire il fiato sul collo. Inutile negarlo: il pronostico per le scommesse sui GP di MotoGP è tutto per lui. Il favorito assoluto per la vittoria finale è dunque l’uomo della Yamaha, anche se il vantaggio rispetto al secondo in classifica non è poi così elevato.
Già, perché a sorprendere tutti iniziando a lottare per il vertice è stato Aleix Espargaró, che più di ogni alto ha superato le aspettative, sebbene a conti fatti sia riuscito a vincere solo in Argentina. Lo spagnolo conta 32 punti in meno rispetto a Quartararo e anche se l’impresa sembra impossibile, l’aritmetica è ancora dalla sua. Dal Gran Premio d’Italia il pilota di punta dell’Aprilia fatica ad arrivare al podio, ma nel complesso il suo rendimento è apparso altamente convincente, tale da far perdonare alla critica anche qualche piccolo strafalcione qua e là.
Anche Bastianini merita una certa considerazione. Forse qualcuno si sarebbe aspettato risultati migliori, ma con 3 successi all’attivo Enea sta tallonando a dovere “Pecco” Bagnaia, appena sopra in classifica. In generale le moto italiane possono dirsi soddisfatte, anche se non concorreranno per il titolo. Per questo motivo ad aver incontrato il gradimento degli addetti ai lavori è stata anche l’annata di Marco Bezzecchi, capace di piazzare la sua Ducati in posizioni particolarmente scomode per i rivali. Finora Bezzecchi ha collezionato 3 ritiri, ma è stato anche in grado di arrivare secondo in Olanda, contro ogni pronostico.
Se c’è da bocciare qualcuno, quello è sicuramente Darryn Binder, che per molti non sarebbe ancora pronto per la classe regina. L’esordio in sella alla Yamaha del team RNF WithU non è stato esaltante come si sperava. Il divario con Franco Morbidelli non è nemmeno così netto, ma in compenso il sudafricano vanta gli stessi punti di un pilota molto più esperto e vincente come Andrea Dovizioso. Niente a che vedere con il fratello Brad, che comunque non è ancora arrivato ai 100 punti e non ha particolari velleità relative al podio finale. Non classificato, invece, Marc Márquez, che evidentemente deve ancora riprendersi dall’infortunio al braccio patito nel 2020. Per rivederlo degnamente all’opera, bisognerà aspettare.
La storia della MotoGP ci ha posto di fronte a numerosi capovolgimenti di fronte all’ultima curva e la speranza degli appassionati è che anche quest’anno il Mondiale possa riservare qualche sorpresa in tal senso. Per i piloti italiani ci sarà da aspettare prima di assaggiare la gloria. I tempi di Valentino Rossi sono belli che andati e a quanto pare Quartararo non mollerà facilmente la presa. Bagnaia, Bastianini, Bezzecchi e Marini sono avvertiti: per vincere il titolo ci sarà da sudare parecchio.