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Nasa truffata per 46 milioni di dollari, smascherata la frode lunga 19 anni.
Nasa truffata da un fornitore di componenti
La più grande agenzia aerospaziale del mondo effettua appositi test quando acquista il materiale di cui necessita per le missioni nello spazio. Tuttavia una check interno ha scoperto un inganno lungo 19 anni.

Dopo una lunga indagine interna salta fuori che la “Sapa Profiles Inc (SPI)” con sede nell’Oregon, assieme alla associata Extrusions inc. hanno rifornito la Nasa per quasi un ventennio con alluminio difettato.
Nasa truffata, autocertificazioni falsate
I tecnici aerospaziali effettuano test di qualità sulla maggior parte dei componenti e dei materiali che arrivano.
L’Agenzia non può testare ogni singolo componente, quindi richiede che alcuni siano testati e certificati dal venditore.
La Sapa Profiles approfittando della fiducia del suo cliente ha falsificato i test critici e le certificazioni dei test di trazione sull’alluminio che hanno venduto alla Nasa.
Dopo accurate indagini la Nasa ha scoperto l’inghippo, smascherata la frode lunga 19 anni che ha causato i fallimenti di Taurus XL e GLory
Il campanello d’allarme affinché si riuscisse a smascherare la frode sono state diverse missioni spaziali fallite anche a seguito di tutti i più rigorosi test eseguiti dai tecnici.
Le due missioni sono sicuramente: Taurus XL e Glory, la prima del 2009 e la seconda del 2011.

I guasti sono stati simili in entrambi i casi, con anomalie che andavano a compromettere la carenatura dei moduli impedendo a questi di sganciarsi.
Il materiale difettoso utilizzato ha impedito la separazione dei fairing che né ha appesantito la massa impedendo la corretta messa in orbita dei due playod.
Per ora la “Sapa Profiles” e la società madre “Norsk Hydro” sono state multate per 46 milioni di dollari.
Il dipartimento di giustizia commenta la vicenda
Brian Benczkowski del Dipartimento di Giustizia conferma che: “Per quasi 20 anni, Sapa Profiles e Sapa Extusions hanno falsificato i test critici sull’alluminio che hanno venduto, testando che i loro clienti dipendevano dall’affidabilità dell’alluminio acquistato.”
Oltre al danno economico la Nasa dovrà affrontare la sfiducia dei finanziatori, l’opinione pubblica e dovrà revisionare scrupolosamente il loro sistema di Quality Control.