Il Parma salva la serie A, ma Emanuele Calaiò dice di fatto addio al calcio. E’ quanto stabilito dal Tribunale federale nazionale che ha riconosciuto il tentativo di illecito dell’attaccante emiliano e condannato il club ducale.
Parma: serie A da -5
Il Parma giocherà il prossimo anno in serie A partendo con cinque punti di penalità. Il Tribunale federale nazionale ha parzialmente accolto le richieste del procuratore che aveva chiesto o il -2 da scontarsi in questa stagione (con il conseguente stravolgimento della classifica di serie B) o il -6 da scontare nel prossimo torneo di A. Alla fine ha prevalso il buon senso. Se il Parma fosse stato penalizzato in questo torneo, avrebbe comunque avuto diritto a fare i play off e si sarebbe creato un precedente pericoloso. Calaiò, invece, è stato condannato a due anni di squalifica. Il Parma, subito dopo la sentenza ha rilasciato il seguente comunicato:
Due mesi in apnea
Il Parma è stato due mesi con il fiato sospeso. Subito dopo la promozione all’ultima giornata del campionato si serie B sono usciti fuori i messaggi wats app di Calaiò e Ceravolo a Masi e De Col, giocatori dello Spezia. Se la posizione dell’ex attaccante del Benevento è stata subito chiarita, quella del centravanti palermitano è stata giudicata sospetta. L’inchiesta ha portato il Parma in tribunale con il Palermo in attesa di un possibile ripescaggio. Alla fine, i ducali se la sono cavati con una penalizzazione in serie A. Ora, se l’appello venisse respinto, bisognerà creare una squadra in grado di superare un ostacolo in più per mantenere quella categoria, lungamente inseguita per tre anni.