Pazzo meteo: che succede a questo maggio? Un inizio un po’ atipico: caldo, freddo e anche neve. Alternanza alla quale non siamo abituati
Un tempo autunnale-invernale quello che, in queste ore, ci presenta il pazzo meteo di maggio; in realtà è da parecchio che il tempo è ballerino.
E’ vero che le mezze stagioni non esistono più, che maggio “adagio, adagio”, ma così è davvero troppo: in Abruzzo (e non solo) è tornata la neve.
Come a Schiavi d’Abruzzo dove si è vista la neve oppure in Toscana dove la temperatura è arrivata a 5/6 gradi e sottozero nell’Appennino.
Addirittura in Trentino si parla di allarme gelate.
Sul sito dell’Aeronautica infatti si legge:
Sul territorio nazionale si rileva la presenza di un esteso cut-off in spostamento verso sud-est ed in graduale colmamento.
Dal pomeriggio ciò lascerà gradualmente spazio ad una sensibile risalita del geopotenziale, per l’ingresso di un promontorio di origine atlantica a partire dalle regioni occidentali.
Domani si prevede una tregua anche se breve: mercoledì infatti è prevista una nuova perturbazione che inizierà dal Nord Italia.
Ecco, nel dettaglio, le previsioni meteo per domani secondo 3B Meteo:
Nord: Bel tempo in giornata con innocue velature, tra sera e notte peggiora al Nordovest con deboli piogge e nevicate sulle Alpi dai 1800m. Temperature in rialzo, massime tra 16 e 21;
Centro: Alta pressione e bel tempo prevalente con qualche innocua velatura in transito in giornata. Temperature in lieve aumento, massime tra 16 e 18;
Sud: Residua variabilità su Puglia, Appennino e basso Tirreno ma senza fenomeni e in assorbimento in giornata. Bel tempo altrove. Temperature in lieve rialzo, massime tra 15 e 18.
Quanto durerà questo pazzo meteo?
Sempre secondo 3B Meteo, l’instabilità non lascerà l’Italia:
Nel periodo 14-15 maggio, un promontorio anticiclonico dovrebbe rafforzarsi dal Nord Africa verso Spagna, Francia e Regno Unito dove si potrebbero avere i primi caldi estivi.
Di contro, sul bordo orientale dell’anticiclone, masse d’aria relativamente più fresche dai quadranti settentrionali, punterebbero i Balcani ed il Mar Nero al seguito di veloci perturbazioni.
L’Italia si troverebbe a metà strada tra queste due tipi di circolazioni con un tempo tra il variabile e l’instabile.