ROMA – “Nel giorno in cui ricorre l’anniversario del rastrellamento del Ghetto di Roma, abbiamo il dovere di riflettere su quella che fu l’inizio di una barbarie che non possiamo e non dobbiamo dimenticare. Questa resta una ferita indelebile non solo per l’intera comunità ebraica, ma anche per noi che ancora oggi, a distanza di 79 anni, ricordiamo ancora con dolore quella terribile tragedia”.
Lo scrive sui social il leader di Forza Italia, Silvio Berlusconi, aggiungendo: “Il ricordo di oggi sia un monito per le nuove generazioni, affinché condannino con forza il razzismo e l’antisemitismo, atti criminali che la nostra civiltà non può tollerare in alcuna forma. Dobbiamo raccontare questa incredibile vicenda ai nostri giovani affinché, come noi, si sentano sempre vicini alla comunità ebraica e al popolo israeliano”.
Rastrellamento del Ghetto di Roma, Berlusconi: “L’inizio di una barbarie che non possiamo e non dobbiamo dimenticare”
Sull’argomento è intervenuto anche il ministro della pubblica amministrazione, Renato Brunetta, dicendo: “Oggi è il 79° anniversario del rastrellamento degli ebrei romani: 1.259 persone arrestate, oltre 200 bambini; 1.023 saranno deportate ad Auschwitz, solo 16 ritorneranno. È un dovere per noi e per tutte le istituzioni tenere viva la memoria per combattere, ogni giorno, antisemitismo, clima d’odio e violenza e garantire il massimo impegno affinché certi orrori non si ripetano”.
Il presidente della Regione Lazio Nicola Zingaretti, ex segretario del Pd, aggiunge invece: “Non dimenticheremo mai”. E parla di “una pagina buia della nostra storia che non possiamo dimenticare. Mai più”. Inoltre Zingaretti ricorda che “ogni anno, prima alla Provincia e poi alla Regione, abbiamo organizzato un viaggio della Memoria” ad Auschwitz “per tenere viva la memoria in migliaia di studenti, nelle loro famiglie, nelle scuole”.
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