Operazione Easy money della Guardia di Finanza di Roma contro riciclaggio e fatture false
A Roma risultano indagate oltre 650 persone per riciclaggio e fatture false. L’intervento è avvenuto in seguito all’individuazione di oltre 60 operazioni sospette, alcune delle quali di importi molto consistenti.
Riciclaggio e fatture false. Le indagini sono state effettuate dal Nucleo di polizia Valutaria della Guardia di Finanza
E’ quanto è emerso dalle indagini dagli uomini del Nucleo di polizia Valutaria della Guardia di Finanza, coordinati dalla Procura di Roma, sulla base delle misure emesse dal Gip del Tribunale di Roma.
Operazioni illecite per oltre 100 milioni di euro
L’inchiesta riguarda diversi soggetti romani e dell’agro pontino che, secondo investigatori ed inquirenti, avrebbero preso parte a un’organizzazione dedita all’emissione di fatture false, al riciclaggio e all’auto-riciclaggio, per un totale di oltre 100 milioni di euro.
Sequestrati beni per un valore di 20 milioni di euro
In totale sono 21 le misure interdittive emesse tra sequestri e denunce. Inoltre sono in corso sequestri preventivi di beni nelle province di Roma e Latina per un valore di circa 20 milioni.
Blocco dei saldi dei conti correnti e perquisizioni
I militari stanno procedendo al blocco dei saldi dei conti correnti e degli altri rapporti finanziari intestati e/o da ricondurre agli indagati (comprese le cassette di sicurezza). Sono in corso anche molte perquisizioni locali per rinvenire denaro contante e altri valori nella loro disponibilità.
Continua il contrasto alla criminalità economica
“Questa attività – ha sottolineato il Procuratore facente funzioni di Roma Michele Prestipino – è una prova concreta di quanto il nostro ufficio ritenga essenziale l’attività di contrasto alla criminalità economica e il recupero di somme frutto di evasione o elusione fiscale. E su questo fronte, come dimostra anche l’operazione di oggi, abbiamo raggiunto ottimi risultati“.
Le dichiarazioni del Procuratore Sabelli
“La particolarità è che questa attività illecita avveniva anche attraverso l’uso di grandi somme di denaro contante”. Ha riferito il Procuratore Rodolfo Sabelli. “L’evasione fiscale non è solo un danno per le finanze dello Stato, ma è anche un’alterazione della concorrenza. Nel 30-40% delle vicende fallimentari dichiarate a Roma – ha spiegato – l’evasione fiscale è causa determinante o concausa del fallimento stesso“.
Fonte Immagine: Blunote