Satellite Shalom dalla super-vista in orbita dal 2020. È stato trovato un accordo tra Italia e Israele. Dunque il satellite può essere lanciato in orbita. Il lancio è previsto per il 2020. Verrà effettuato attraverso con il lanciatore italiano Vega. Il satellite Shalom è dotato di quella che viene definita super-vista. Infatti sarà in grado di osservare il Pianeta Terra in modo molto preciso.
Satellite Shalom, innovazione in ambito spaziale
Il presidente dell’Agenzia Spaziale Italiana ho fornito delucidazioni su Shalom. Ha infatti spiegato che il nuovo satellite è molto innovativo. Soprattutto rispetto a quello precedente. Giorgio Saccoccia, ha approfittato di un workshop che si è tenuto a Roma, per dare una spiegazione in merito al satellite Shalom. Il satellite Prisma, predecessore di Shalom, è stato lanciato a marzo del 2019. Ma il nuovo satellite è molto più innovativo.
Questo perché è stato progettato con una tecnologia iperspettrale. Tecnologia che permetterà al satellite di studiare il pianeta Terra in modo molto più preciso rispetto a Prisma. Il “workshop industriale Italia-Israele” e stato organizzato dall’ASI. Il tema è stato incentrato proprio sulla collaborazione in ambito spaziale tra l’Italia e l’Israele. Non è mancato l’Ambasciatore d’Israele Ofer Sachs. Il quale avrebbe espresso la sua gratitudine nei confronti dell’Italia per la collaborazione.
Per Ofer Sachs la collaborazione è un modo per rafforzare il rapporto tra Italia e Israele. Sottolineando il fatto che negli ultimi hanno hanno cooperato in molti settori. Dunque il satellite italo-israeliano Shalom è veramente molto innovativo. Grazie a Shalom sarà possibile osservare in modo dettagliato la Terra.
Potranno essere monitorati i cambiamenti climatici. Di conseguenza sarà possibile osservare gli effetti dei cambiamenti climatici sull’intero pianeta. Il nuovo satellite può essere sfruttato per una buona causa. Soprattutto per tenere sotto controllo i cambiamenti climatici. Uno dei problemi che più affliggono, al giorno d’oggi, il nostro pianeta.
Fonte foto di copertina: Pixabay
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