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V-GELM è una serra igloo per coltivare micro verdure sulla Luna ed ai poli
V-GELM è un orto altamente tecnologico per coltivare micro verdure sulla Luna e in ambienti estremi come i poli terrestri, allestito dentro una serra igloo; dunque è in grado di resistere a temperature molto basse come quelle che si incontrano nelle missioni spaziali. Effettuate simulazioni grazie a tecniche avanzate di realtà virtuale immersiva.
Luca Nardi, del laboratorio di biotecnologia dell’ENEA, ha sottolineato:
“L’esperimento virtuale consente di restituire al pubblico una prospettiva interattiva realistica e adatta a simulare gli ambienti, le operazioni da compiere e a svolgere anche analisi ergonomiche. In questo modo è possibile identificare sin dall’inizio eventuali criticità e ridurre i costi dello sviluppo di moduli spaziali e i tempi di addestramento degli astronauti”.
Inoltre aggiunge:
“Si tratta di un sistema di coltivazione fuori suolo con riciclo di acqua, senza l’utilizzo di pesticidi e di agrofarmaci, in grado di garantire ai membri dell’equipaggio impegnato nelle missioni spaziali cibo fresco di alta qualità e corretto apporto nutrizionale senza dimenticare il beneficio psicologico dato dalla crescita delle piante in ambienti confinati, come quelli delle future basi extraterrestri o anche in ambienti estremi, come i deserti caldi e freddi“.
Virtual Greenhouse Experimental Lunar Module presso il Centro Ricerche Casaccia
Il V-GELM (Virtual Lunhouse Experimental Lunar Module), la serra igloo per coltivare verdure sulla Luna ed ai poli, rappresenta una nuova sfida scientifica; il progetto sperimentale ha come obiettivo quello di migliorare la vita degli astronauti durante le future missioni a lungo termine. Alla base dello sviluppo scientifico, presso il Centro Ricerche Casaccia, ci sono esperimenti virtuali combinati con tecniche di coltivazione idroponica innovative.
Ad occuparsi del progetto sono:
- i ricercatori ENEA
- nonché gli studenti del Centro Interdipartimentale Territorio Edilizia Restauro Ambiente (CITERA);
- ed anche gli studenti delle Università Sapienza di Roma e Tuscia.
Missione IGLUNA 2020 ESA
V-GELM è stato selezionato tra i migliori progetti condotti da team universitari provenienti da tutto il mondo nell’ambito della missione IGLUNA 2020 dell’Agenzia Spaziale Europea (ESA).
Il progetto si divide in 2 fasi.
V-GELM fase 1: simulazione
La prima fase ha coinvolto studenti e ricercatori in collaborazione con Mars Planet Society; dunque al centro degli studi è stata posta la progettazione architettonica e funzionale di spazi simulati attraverso tecniche di realtà virtuale immersiva.
V-GELM fase 2: coltivazione idroponica
La seconda fase ha come fulcro la coltivazione idroponica di 2 particolari varietà di ravanello: Daikon ed anche Rioja; sarà testata a Hort3, l’innovativo giardino ENEA, all’interno di una particolare tenda chiamata “EGG” a causa della sua forma a uovo, creata dall’Università degli Studi di Milano.
Progetto Hortspace Agenzia Spaziale Italiana
ENEA ha sviluppato il modulo nell’ambito del progetto Hortspace, mentre l’Agenzia Spaziale Italiana (ASI) lo ha finanziato. Consiste in un sistema di coltivazione idroponica multilivello a ciclo chiuso di 1 m³ con illuminazione LED; vengono coltivate le diverse specie di micro-verdure, appositamente selezionate per raggiungere lo stadio di crescita ideale alla consumazione nel giro di 10-15 giorni.
Fonte immagini: Enea
Greencube: orto in orbita per coltivare verdure spaziali
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