sulla Luna entro il 2024

Sulla Luna entro il 2024 con la missione Artemis

 

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Sulla Luna entro il 2024 con la missione Artemis. Il ritorno sul satellite topo 50 anni

Sulla Luna entro il 2024 con la missione Artemis. La NASA ripeterà, dunque, la straordinaria impresa nello spazio entro cinque anni. Circa due mesi fa l’emendamento del Presidente Donal Trump; si tratta di 1,6 miliardi di dollari di finanziamento che consentiranno l’inizio dei lavori di progettazione per il viaggio sulla Luna.
Il nuovo programma di esplorazione si chiamerà Artemis, come la dea della Luna e sorella gemella di Apollo.
Jim Bridenstine, amministratore della NASA, ha affermato che: “la prima volta che l’uomo ha messo piede sulla Luna, lo ha fatto grazie a un programma di nome Apollo. Quest’ultimo ha rivoluzionato per sempre la storia dell’umanità. Ma Apollo aveva un sorella gemella di nome Artemis. Dunque penso che sia straordinario che, dopo 50 anni, il programma Artemis riuscirà a portare, oltre al prossimo uomo, soprattutto la prima donna sul nostro satellite naturale“.

In effetti su circa 12 astronauti che hanno messo piede sulla Luna nessuna fra queste era una donna.

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C’è ancora molto da fare prima della spedizione

Tuttavia molte sono ancora le decisioni da prendere. La NASA non ha un missile pronto a far volare gli umani nello spazio profondo, e non ha sviluppato un lander lunare dalla conclusione del programma Apollo (negli anni 70). Poi c’è il Congresso, che controlla il bilancio dell’agenzia e sembra sempre più disinteressato a pagare per la missione Moon.
La NASA scommette sul fatto che i partner commerciali possono aiutarla a raggiungere nuovamente il satellite assumendo alcuni importanti compiti. Questi includono esperimenti scientifici e tecnici di volo sulla superficie lunare per gettare le basi per una eventuale missione con equipaggio.

A maggio, l’agenzia spaziale ha annunciato di aver firmato contratti con tre società che porteranno fino a 14 esperimenti sulla Luna a bordo di piccoli lander robotizzati. Uno fra questi ultimi arriverà sulla Luna già nel terzo trimestre del 2020. “La sonda porterà gli strumenti della NASA, tra cui uno per monitorare il livello di Radiazioni cosmiche alle quali sarebbero stati esposti gli astronauti“. Lo ha dichiarato Jon Morse, capo degli scienziati di Orbit Beyond, in una conferenza sulle risorse spaziali. C’è da ricordare che, precedentemente, altri scienziati hanno inviato esperimenti di monitoraggio delle radiazioni sulla Luna.

Nei prossimi anni, la NASA immagina che le compagnie private continueranno a pilotare sonde lunari che crescono progressivamente più complesse. Questi potrebbero culminare in una missione robotica per raccogliere rocce lunari e siti di atterraggio scout per una missione con equipaggio.

Nel frattempo, l’agenzia prevede di continuare a sviluppare il suo razzo heavy-lift e la capsula dell’equipaggio Orion, che trasporterà gli astronauti nello spazio. Sia il razzo che Orion sono stati riproposti dalle precedenti versioni su cui la NASA stava lavorando per inviare astronauti a visitare un asteroide e, in seguito, Marte.

Fonte Immagine / Autore: Gregory H. Revera / Licenza

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Autore dell'articolo: Redazione Webmagazine24

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