servizio militare obbligatorio

Servizio militare, in Italia si ricomincia a parlare di obbligo

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Torna alla ribalta il tema dell’obbligo del servizio militare, approvato da chi ritiene che possa servire per poter dare disciplina e rigore ai giovani d’oggi, ma osteggiato da coloro che invece denotano inutilità nella reintroduzione di una tale imposizione, oltre che una limitazione della libertà personale.

Ma perchè se ne torna a parlare? Ovviamente l’occasione non poteva che essere la campagna elettorale. Ad aver tirato fuori questa tematica è stato Matteo Salvini (Lega) in alcune sue dichiarazioni, ma in realtà di questo punto non se ne trova traccia nel programma del centro-destra.

Servizio militare in Italia

La leva obbligatoria è stata sospesa (non abolita) nel gennaio 2005 dalla legge 23 agosto 2004, n. 226. Sono dunque passati quasi vent’anni, e da allora l’esercito italiano è formato solo da volontari.

Ma per quanto tempo è durato? Il servizio militare di leva, detto anche ‘naja‘, è stato istituito con la nascita del Regno d’Italia e poi protratto con la nascita della Repubblica Italiana.

Chi adempiva all’obbligo riceveva una piccola indennità e il periodo di servizio veniva anche conteggiato a fini pensionistici. Era possibile essere esonerati o dispensati per una serie di casistiche, tra cui i rinvii per motivi di studio, essere orfano di entrambi i genitori o essere vedovi o celibi con prole.

Favorevoli e contrari

L’obbligo del servizio militare divide da sempre l’opinione pubblica, incontrando argomentazioni a favore e contrarie.

Da un lato si pensa che la leva possa essere un’esperienza positiva formativa, che aiuta all’integrazione, alla disciplina e ad addentrarsi in uno spirito di cooperazione di gruppo, permettendo anche di conoscere realtà diverse dalla propria. Invece le principali motivazioni contrarie si fondano su ragioni etiche e pacifiste (la cosiddetta ‘obiezione di coscienza’), oltre che sull’idea di una privazione della libertà personale e una sottrazione dalla vita civile e dalla possibilità di completare gli studi. A queste argomentazioni si aggiunge inoltre anche la contrarietà alla sottoposizione di vaccinazioni a cui il servizio militare poteva costringere.

Posizioni, queste, ancora attuali, che aprono al dibattito.

Ci sono possibilità che venga reintrodotto il servizio militare?

Al momento, come abbiamo detto, è solo una delle tante idee ‘attira-voti’ che non vede il consenso da parte della maggior parte delle forze politiche.

Secondo però un recente sondaggio riportato da ‘La repubblica’ e condotto da IZI la proposta incontrerebbe il favore di un’alta percentuale di italiani. Parliamo infatti del 53,5% degli intervistati favorevoli contro il 46,5% dei contrari.

 

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Autore dell'articolo: Redazione Webmagazine24