L’Acea si è vista costretta a ridurre la fornitura di acqua nei comuni di Roma e di Fiumicino a causa della siccità. La decisione è stata presa dalla società proprio per evitare di interrompere completamente la fornitura d’acqua.
La riduzione sarà solamente nelle ore notturne. Non sono bastate le riparazioni di 1.300 perdite lungo tutto il sistema fognario della Capitale. La siccità straordinaria di questa estate sta ancora creando problemi, nonostante il calo delle temperature e la fine della morsa del cado torrido.
Riduzione a tempo indeterminato per la siccità
L’Acea ha solamente informato i cittadini romani e del comune di Fiumicino che vi sarà una riduzione della pressione dell’acqua, ma non ha specificato ancora da quando e per quanto tempo durerà questo disservizio.
In una nota, la società che gestisce l’acqua nel Lazio ha scritto: «Attuando le manovre, potrà mancare l’acqua ai piani alti degli edifici e nelle zone idraulicamente più sfavorite, per le quali potrebbe non essere escluso lo svuotamento delle condotte con il conseguente intorbidimento dell’acqua al momento del rientro in servizio».
Il razionamento dell’acqua potrebbe perdurare anche nelle ore diurne in alcune zone della città o ai piani alti degli edifici, ma sarà una questione temporanea dovuto alla stabilizzazione della pressione dell’acqua. Pare che il blocco avverrà a partire da settembre, nella speranza nel frattempo che le piogge interesseranno la Capitale e le terre vicine. A fine luglio c’era stata la possibilità del razionamento dell’acqua in tutta Roma, ma l’intervento della giunta Raggi aveva impedito che questo avvenisse. L’emergenza prevedeva il blocco totale della fornitura d’acqua in precise ore , sia diurne che notturne.
Fonte: ansa.it