Skyborg, il progetto degli aerei militari a guida autonoma

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Gli aerei militari, chiamati anche caccia militare, sono un’ottima dimostrazione della potenza dell’ingegneria e della tecnologia umana. Tali aerei da combattimento, oltre alla loro bellezza, si sono rivelati di notevole importanza, essenziali, decisivi ed anche utili in moltissimi conflitti bellici. Sono caratterizzati da efficienza, velocità di esecuzione ed organizzazione. Di norma gli aerei da guerra sono guidati da abili e coraggiosi piloti, oppure guidati da remoto. Un recente progetto, però, ha portato ai massimi livelli la tecnologia dei caccia; col progetto chiamato Skyborg.

Che cosa è Skyborg

La parola Skyborg ci ricorda la parola Cyborg; ed in effetti la somiglianza è interessante. Infatti Skyborg è un ambizioso progetto militare della US Air Force, ovvero dell’Aeronautica Militare Statunitense. Skyborg vede, oltre alla gestione da parte della US Air Force, anche la collaborazione delle aziende Kratos Defense, General Atomics e Boeing.

Questo progetto mira a creare dei veri e propri aerei militari con guida autonoma tramite l’intelligenza artificiale, quindi senza nessun pilota, nemmeno da remoto (ovvero un pilota che guida un velivolo non a bordo del velivolo stesso, ma tramite super computer e joystick in stile videogiochi in un’altra sede al suolo). I droni militari a guida remota (dotati anche di missili ed altri armamenti) sono chiamati anche UAV, acronimo di “Unmanned Aerial Vehicle” che in italiano significa “Veicolo Aereo Senza Pilota”. Sono chiamati anche ROA, acronimo di “Remotely Operated Aircraft” che in italiano significa “Aeromobili a comando remoto”. Va ricordato che in generale i droni sono velivoli militari e civili senza pilota e a guida remota di varie forme e dimensioni con i più svariati compiti; dal drone utilizzato a livello amatoriale per divertimento fino a droni utilizzati in ambito militare.

Detto questo, dato che nessun pilota guida un aereo Skyborg, somiglia quindi molto ad un Cyborg e rispetto agli UAV ha una guida autonoma.

L’Air Force Americana ha ufficialmente presentato il progetto nel 2019, ma solo di recente ha divulgato la notizia del primo test dell’affascinante progetto Skyborg. A dirlo è stato l’Air Force Life Cycle Management Center, ovvero un centro che si occupa della gestione del ciclo vitale degli armamenti dell’Aeronautica Militare Statunitense, dalla progettazione fino al ritiro.

Ecco un video che mostra il funzionamento degli aerei militari a guida autonoma e del progetto Skyborg:

Il primo test del progetto Skyborg

Questo test iniziale è stato fatto il 29 aprile 2021, quindi avvenuto recentemente. Gli esperti hanno utilizzato un aereo militare tattico denominato Kratos UTAP-22, dotato proprio di guida autonoma, in progettazione già dal 2015. Il termine UTAP è l’acronimo di “Unmanned Tactical Aerial Platform”, che in italiano significa “Piattaforma Aerea Tattica Senza Pilota”. L’aereo in questione si ispira al drone militare bersaglio a guida remota chiamato Kratos BQM-167A Skeeter. Per chi non lo sapesse i droni bersaglio sono aerei senza pilota utilizzati nelle esercitazioni antiaeree e quindi che vanno colpiti.

La prima prova del funzionamento di questo velivolo è avvenuta alla Tyndal Air Force Base in Florida; una base dell’Aeronautica Militare Statunitense. Il Kratos UTAP-22 è riuscito a volare per 2 ore e 10 minuti esclusivamente tramite l’intelligenza artificiale. In questo test i progettisti hanno osservato (a terra e in volo) le capacità di volo basilari del velivolo, la velocità, il volo “circoscritto” tramite indicazioni GPS, la coordinazione, il decollo, la stabilità delle azioni aeronautiche, l’atterraggio, la capacità di eseguire i comandi di volo, la sicurezza, l’agilità e le manovre. Il tutto con risultati soddisfacenti.

Chi si occupa del progetto Skyborg ha chiamato la prima prova col nome “Milestone 1”, che in italiano significa “Pietra Miliare 1”, infatti è un test pionieristico e un passo importante di questa nuova tipologia di aerei militari. Tutto questo rientra nella campagna AAAx, acronimo di “Autonomous Attritable Aircraft Experimentation” che in italiano significa “Sperimentazione di aeromobili autonomi ad alte prestazioni”. Finora i test promettono bene. E dimostra la straordinaria intelligenza di costruzione.

Il funzionamento del progetto Skyborg

Gli aerei militari a guida autonoma, che fanno parte del progetto Skyborg, si basano sul sistema ACS; acronimo di “Autonomy Core System” che in italiano significa “Sistema Centrale Autonomo”.

Questo “super cervello” ed unità centrale, estremamente avanzata e dotata di un hardware e di un software potentissimi, permette ad un velivolo senza pilota di poter volare autonomamente e “captare” l’ambiente esterno per eseguire calcoli, algoritmi molto complessi e scelte logiche.

La messa a punto del progetto Skyborg è sotto lo stretto controllo umano. In effetti si tratta pur sempre di intelligenza artificiale e va utilizzata al meglio e con buonsenso. Se gestito tutto bene stiamo dinnanzi ad un vero e proprio capolavoro.

Gli utilizzi tattici degli aerei militari a guida autonoma

Un primo utilizzo effettivo del Kratos UTAP-22, pensato sempre per il 2021, è proprio quello di raccogliere le informazioni in azioni militari da comunicare ad eventuali piloti o a persone a terra; fungendo come una sorta di “droni ricognitori”.

Inoltre possono svolgere intere missioni militari, coordinati  con altri caccia a guida autonoma ed addirittura con caccia guidati da remoto oppure guidati dai piloti; infatti gli aerei militari a guida autonoma possono fare da supporto strategico e tattico agli aerei militari a guida remota o con piloti.

Ed ancora, possono compiere attacchi militari in zone ad alto rischio, trasportando ovviamente degli armamenti; così facendo si possono evitare perdite di piloti e al contempo agire in modo preciso, dettagliato ed efficiente contro un nemico evitando anche la morte di persone innocenti o di civili; cosa che purtroppo succede spesso e volentieri molte volte. Il loro utilizzo principale resta comunque il supporto ai piloti. Un altro punto a favore del progetto Skyborg è che la messa a punto di un velivolo a guida autonoma è molto economica ed evita sprechi di denaro e perdite inutili.

La tecnologia degli aerei militari a guida autonoma può essere utilizzata anche sugli aerei civili, aumentandone eventualmente la sicurezza.

 

 

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Autore dell'articolo: Redazione Webmagazine24