Coronavirus, atterrati gli italiani in arrivo da Wuhan Coronavirus e il ritorno dei nostri connazionali

Coronavirus, atterrati gli italiani in arrivo da Wuhan

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È di poco tempo fa la notizia che l’aereo dell’aeronautica militare italiana che trasportava gli italiani rimasti a Wuhan è atterrato verso le ore 10 di stamattina. È facile dedurre che questa notizia riguarda l’ormai noto Coronavirus che tra misteri, speranze, morti e notizie, ha fatto il giro del mondo.

Gli italiani rimasti a Wuhan per colpa del Coronavirus

I connazionali tornati in Italia dalla Cina sono 56, tra cui 5 bambini e un neonato. Sono atterrati tutti all’aeroporto militare di Pratica di Mare (Roma), tranne un italiano rimasto a Wuhan perché in stato febbrile; ed altri 10 italiani che hanno preferito rimanere in Cina. L’aereo, un bellissimo Boeing grigio KC-767A senza finestrini del quattordicesimo stormo dell’aeronautica militare, è atterrato ieri in Cina alle 17 e dopo circa 3 ore serviti per l’imbarco (e dopo tutti i controlli necessari) è ripartito. Sul velivolo c’erano 4 sanitari militari e il viceministro della Salute Pierpaolo Sileri; oltre al personale di volo. L’aereo è stato suddiviso in tre zone per evitare possibili contagi. Una prima zona era per l’equipaggio, una per il biocontenimento ed un’altra per i passeggeri. È giusto dire che attualmente i connazionali tornati da Wuhan non presentano i sintomi del Coronavirus.

Ecco come vivranno i connazionali tornati da Wuhan in quarantena contro il Coronavirus

Come detto prima, i 56 italiani tornati dalla Cina non presentano i sintomi del Coronavirus; ma per evitare un contagio, i nostri connazionali saranno sottoposti ad un periodo di quarantena di 14 giorni. Attualmente saranno sottoposti ad un primo controllo medico in quarantena nell’aeroporto di Pratica di Mare. L’aeronautica militare ha già predisposto delle tende da campo, varie ambulanze e tende speciali sia per permettere i controlli, sia per mobilitarsi in caso di presunto contagio di un connazionale. Il tutto, ovviamente, sotto rigide regole e quarantena.

Se tutto andrà bene, i 56 italiani saranno scortati nella città militare di Cecchignola (Roma) e lì saranno “ospiti” per 14 giorni. Per i connazionali di ritorno da Wuhan saranno dedicate due palazzine di Cecchignola, sempre sotto stretta osservazione e controllo. Ovviamente, per non “annoiarsi” durante questo periodo di quarantena, le stanze sono state organizzate con piani cottura, wi-fi, televisioni, bagni, servizi igienici e computer. Per i bambini (ed anche per gli adulti) sono state organizzate zone ludiche, una palestra, un tavolo da ping-pong, un campo di mini-basket ed uno spazio aperto. In ogni caso, usufruire di queste zone necessita sempre dell’autorizzazione dei medici.

I cibi poi saranno consumati esclusivamente nelle camere in vassoi monouso e quest’ultimi saranno immediatamente inceneriti dopo l’uso per motivi di sicurezza. Per i primi giorni le persone non potranno ricevere visite, successivamente si, ma utilizzando sempre un vetro di protezione. Dopo il periodo di quarantena i connazionali torneranno alla normalità, ovviamente sotto osservazione.

Per concludere

Giunti a questo punto starete pensando che sembra di stare in un videogioco di Resident Evil; in linea di massima è purtroppo così. Successivi controlli (come dovrebbero avvenire sempre) vanno ovviamente fatti negli aeroporti, nei porti e nelle zone a rischio. In questo caso è comunque giusto dire che le nostre  forze armate e forze dell’ordine hanno fatto un ottimo lavoro. Non ci resta che sperare bene e che si risolva presto la questione del Coronavirus; che  ha delle trame molto misteriose soprattuto come è in quali condizioni è .

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Autore dell'articolo: Redazione Webmagazine24