Andare nello spazio è un poco il sogno di tutti. Ammirare da lontano il nostro pianeta e fluttuare letteralmente nel cosmo stuzzica la nostra fantasia e i nostri sogni. Sembra fantascienza, ma in futuro fare vacanze nello spazio può diventare una realtà per tutti. Di recente è stata divulgata la prima missione di turismo spaziale.
Vacanze nello spazio, un turismo possibile
Come sappiamo, andare nello spazio è un privilegio di un numero molto ridotto di persone, ovvero gli astronauti. Lo spazio però, dato il suo immenso fascino, fa sognare anche molti privati; che, pur spendendo fior di quattrini, vogliono provare l’adrenalina di andare nello spazio.
Tutto ciò è chiamato turismo spaziale e negli ultimi anni sta diventando una realtà sempre più vicina. In poche parole il turismo spaziale non cambia di molto dalle missioni spaziali “governative”. Del resto da un lato ci sono gli astronauti mentre dall’altro privati che “vogliono farsi un giro” nello spazio. È come fare una bella passeggiata “abbastanza particolare”. L’importante è avere le giuste risorse e soprattutto molti soldi.
Non a caso nel 2019 la NASA ha deciso di mettere a disposizione la Stazione Spaziale Internazionale per attività commerciali, missioni private e il turismo spaziale di cittadini privati. Tutto ciò ovviamente ha un costo elevatissimo, si parla di 11.000 dollari al giorno a persona per utilizzare la stessa Stazione Spaziale e i servizi igienici. A quella cifra vanno aggiunti altri 22.500 dollari per ricevere cibo, acqua ed altri rifornimenti.
Al giorno, quindi, la NASA vuole ben 33.500 dollari a persona per fare delle vere e proprie vacanze nello spazio; ovviamente tutto compreso. Una settimana di vacanze nello spazio costa quindi all’incirca 300.000 dollari a persona. Sembra una cifra altissima, e lo è, ma sul nostro pianeta ci sono Hotel molto più costosi. Ovviamente il fascino dello spazio è meraviglioso e chi ha “un bel po’ di soldi” può permettersi delle vacanze nello spazio. Di recente sta facendo notizia la prima missione spaziale privata di turismo spaziale.
La prima missione di vacanze nello spazio
Nel mese di gennaio 2022 dovrebbe partire la prima missione privata di turismo spaziale. È organizzata dall’agenzia spaziale privata chiamata Axiom Space; fondata nel 2016 in Texas (Stati Uniti d’America).
Questa missione, chiamata Axiom Mission 1 (Ax-1), sarà guidata dall’ex astronauta Michael López-Alegría, vicepresidente della compagnia Axiom Space. Insieme all’ex astronauta, ci saranno altri tre “turisti spaziali”, tutte persone estremamente ricche. Ecco chi sono: l’americano Larry Connor (che piloterà la sonda di questa missione), il canadese Mark Pathy e Eytan Stibbe. Questi ricchi turisti devono ovviamente sostenere un addestramento specifico per andare nello spazio (anche se sono privati) e rispettare determinati valori medici.
Se tutto andrà bene questa missione partirà, come accennato prima, tra poco meno di un anno, precisamente verso gennaio del prossimo anno. La missione utilizzerà una sonda Crew Dragon di SpaceX, che raggiungerà la Stazione Spaziale Internazionale, quest’ultima ospiterà quei particolari turisti.
Non solo semplici turisti
Gli “astronauti privati” non saranno soltanto dei semplici turisti, ma sulla Stazione Spaziale Internazionale faranno anche alcune ricerche ed esperimenti. Per il futuro la compagnia Axiom Space intende costruire anche una propria stazione spaziale privata. Quest’ultima sarà, per comodità e funzionalità, inizialmente attaccata al modulo Harmony della Stazione Spaziale Internazionale a partire dal 2024. Successivamente, con la progressiva disattivazione della Stazione Spaziale Internazionale, la stazione della Axiom Space si staccherà e funzionerà autonomamente.
Tutto questo per garantire almeno due viaggi di vacanze all’anno nello spazio da parte della Axiom Space. Al momento i primi turisti spaziali pagheranno, per 8 giorni di vacanze nello spazio, l’elevatissima cifra di 55 milioni di dollari a persona, ovviamente coi relativi privilegi, sicuramente maggiori di quelli offerti dalla NASA.
Questa importantissima e pionieristica missione apre le porte al turismo spaziale, un turismo che per il momento è alla portata dei soli miliardari. In futuro si spera che questa tipologia di turismo diventi alla portata di tutti, con un costo poco più elevato di un viaggio aereo.
Ovviamente non bisogna nemmeno dimenticare i problemi di quaggiù e tentare di risolverli, infatti per guardare in alto bisogna guardare anche in basso e viceversa. Inoltre anche i viaggi e le missioni spaziali, famose in questo periodo, devono essere severamente regolamentati con una “legge spaziale” ed evitare tanti problemi. Del resto l’evoluzione spaziale, importante per prendere più consapevolezza di noi stessi, deve anche dare spazio alla risoluzione dei problemi del nostro mondo e trovare, nello spazio e nella Terra ed anche tra di essi, un giusto benessere.
Fonte immagine: Pixabay
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