Smau Milano 2018 all’insegna della qualità. La 55esima edizione a Fieramilanocity, ha visto il coinvolgimento di 30mila imprese
Dopo Smau Milano 2018, si continua altre due tappe sui territori: 20, 21 e 22 novembre a Genova, il 13 e 14 dicembre a Napoli.
A guidare molte delle iniziative e degli eventi il tema dell’Open Innovation: una priorità non più solo per le grandi imprese ma anche e soprattutto per le PMI.
Questa edizione ha voluto offrire un laboratorio di sperimentazione e di incontro tra fornitori di innovazione digitale, dei centri di ricerca e delle pubbliche amministrazioni per sviluppare strategie comuni per l’innovazione e la crescita.
Certamente una moderna fiera che, con i suoi 300 workshop in tre giorni, ha presentato oltre 79 casi di successo da parte di imprese e amministrazioni pubbliche
Smau Milano 2018 si è quindi confermato come l’appuntamento internazionale di riferimento dell’ecosistema dell’innovazione italiano, un evento che ha riunito key player del settore digital:
- Aruba,
- Register.it,
- Seeweb,
- Cisco,
- GData,
- Edisoftware,
- iGenius,
- Intel,
- Kaspersky,
- Arxivar,
- Elo,
- Digital Office,
- Hevolus,
- Oracle, SAPt.
E la presenza di nuovi protagonisti dell’innovazione come SisalPay, mytaxi, QVC e Dompé.
Smau ha anche selezionato 200 fra le startup più promettenti del territorio nazionale e che ha aperto importanti finestre sul mondo e sui mercati di 30 paesi.
Filo conduttore di molte iniziative ed eventi è stato il tema dell’Open Innovation:
Una modalità con cui la cultura imprenditoriale curiosa, creativa e innovativa propria dell’ecosistema delle start up diviene leva per far fiorire l’innovazione all’interno delle organizzazioni mature.
Un processo che spesso porta a trasformare aziende tradizionali in nuovi hub di innovazione.
Un’opportunità che molte imprese già hanno colto o si apprestano a cogliere al volo come dimostrano i dati dell’Osservatorio Open Innovation e Corporate Venture Capital promosso da Assolombarda, Italia Startup e Smau.
L’Open Innovation è un paradigma che si sta affermando nei più diversi settori produttivi, come dimostrano i casi di successo presentati nell’ambito dell’Osservatorio Open Innovation:
da Amadori che ha dato vita a FoodForward, acceleratore Made in Italy per startup operanti nell’AgriTech, FoodTech e RetailTech,
a Miroglio con l’Innovation Program nato per promuovere e facilitare l’innovazione all’interno del gruppo che opera in ambito fashion.
Anche in ambito sanitario sono diverse le esperienze di Open Innovation, tra le più significative quella di Dompé farmaceutici
Nell’ambito dell’evento di apertura di Italia RestartsUp, Dompé ha spiegato come un’azienda italiana ha fatto dell’Open Innovation uno dei driver principali.
La casa farmaceutica, infatti, ha aperto una call per cercare e finanziare con 20mila euro i migliori progetti e idee nei settori dell’oftalmologia e della Nutrizione & Benessere.
Proprio a Smau Milano ha incontrato alcune delle startup più innovative in ambito sanitario e non solo, all’interno di un tavolo di lavoro e di uno Startup Safari dedicato
Tre giorni intensissimi, quindi, all’insegna di una nuova geografia dell’innovazione che hanno visto dirette protagoniste molte Regioni italiane:
- Valle d’Aosta,
- Lombardia,
- Liguria,
- Provincia Autonoma di Trento con Trentino Sviluppo,
- Veneto,
- Emilia-Romagna,
- Marche,
- Campania,
- Basilicata,
- Calabria,
- Sicilia.
Ognuna di esse a Fieramilanocity ha presentato il proprio ecosistema di innovazione e le startup più interessanti dei loro territori.
Un viaggio alla scoperta dell’innovazione proveniente dal mondo delle startup a disposizione delle imprese che vorranno intraprendere la strada dell’Open Innovation per rinnovarsi.