Arriva la pronuncia del Tar Lazio sulla nomina dei super-direttori dei musei italiani.
Il Tar Lazio ha reso pubblica la sua pronuncia riguardo la nomina di cinque dei venti direttori , tra cui alcuni nomi stranieri, dei musei italiani. Franceschini, ministro della Cultura si è scagliato contro tale decisione.
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L’ira di Franceschini
“Il mondo ha visto cambiare in 2 anni i musei italiani e ora il Tar Lazio annulla le nomine di 5 direttori.”
Così il ministro commenta la decisione. Franceschini fa riferimento ai due anni appena trascorsi, che hanno segnato la rinascita della percezione della cultura. Mostre gratuite, eventi pensati per rilanciare i luoghi di cultura. Questi anni hanno visto sia le entrate in crescita che una nuova percezione della cultura, un avvicinamento sensibile da parte dei più.
Le motivazioni del Tar
Il Tar, a sua volta, senza negare il grande successo di questi anni, si è occupato dell’aspetto tecnico delle nomine. Dall’esame del Giudice amministrativo, infatti, è uscito fuori che non ci fossero, al momento in cui si sono aperti i bandi di concorso, le condizioni necessarie per farlo. L’accezione contestata rileva l’impossibilità, al momento, di aprire la candidatura anche a candidai internazionali. Tra i direttori contestati vi sono quelli del Parco archeologico di Paestum e del Palazzo Ducale di Mantova.
In questi casi non vi è ragione, ma sono un diverso filtro da cui si vede la stessa situazione. Quello che premia Franceschini esula dalla tecnicità del bando, il Tar, dal suo canto, contesta le modalità di nomina non i due anni di successi. Forse un bilanciamento potrà trovare un accordo dinanzi il Consiglio di Stato.
Fonte foto: www.giuliocavalli.net
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