intervento per ritardare la menopausa

Un intervento per ritardare la menopausa

 

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Un intervento per ritardare la menopausa in pazienti con meno di 40 anni

Un intervento per ritardare la menopausa: da oggi è possibile. In una clinica per la fertilità in Gran Bretagna le pazienti possono scegliere di ritardare la scomparsa del ciclo mestruale, sottoponendosi ad un’operazione di appena 30 minuti.

Nel corso di quest’ultima i chirurghi rimuovono un piccolo pezzo di tessuto ovarico e lo congelano fino a quando la donna non inizia a entrare in menopausa. A quel punto, i medici scongelano il tessuto e lo innestano in una parte del corpo con un buon afflusso di sangue. Se tutto procede secondo i piani, il tessuto inizierà a rilasciare ormoni sessuali, ritardando la menopausa di alcuni anni. “Impiantare nella donna in età ‘avanzata’ un tessuto ovarico più giovane“, spiegano i medici, “potrebbe riattivare gli ormoni del sesso e bloccare la menopausa“.

L’intervento potrebbe curare le malattie e i sintomi della menopausa

La procedura non richiede l’assunzione di farmaci ormonali invasivi e pertanto potrebbe consentire alle donne in età molto avanzata di avere figli. Il ritardo della menopausa dipende dall’età in cui il tessuto in questione verrà rimosso; nel caso di una paziente di 25 anni, potrebbe slittare anche di 20 anni mentre in una di 40 sarebbe rimandata di soli 5 anni.
Gli esperti ritengono la stessa tecnica possa essere utilizzata per curare donne colpite da malattie croniche e gravi sintomi collegati alla menopausa, come l’osteoporosi, l’insonnia, la depressione e le malattie cardiovascolari.

Il costo della procedura varia tra i 7 mila e i 12 mila euro

Attualmente l’unica sede dove è possibile sottoporsi a questa procedura è la ProFam, una clinica per la fertilità con sede a Birmingham. Quest’ultima è gestita dal dottor Simon Fishel, esperto di fecondazione in vitro e presidente dell’Uk Care Fertility Group. Il costo della procedura varia tra i 7 mila e i 12 mila euro.

Fonte Immagine: Italian News Platform

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Autore dell'articolo: Redazione Webmagazine24

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