Essere abbonati ad Amazon Prime comporta sicuramente tanti vantaggi. Il motivo principale per cui ci si avvale di questo servizio è poter usufruire delle consegne illimitate su tantissimi prodotti in 2-3 giorni. Ma non è l’unico vantaggio: ci si può avvalere anche di Prime Video, Prime Music, Prime Photos e Prime Reading. Oltre anche all’accesso anticipato ad offerte lampo e a Twitch Prime, con giochi gratuiti ogni mese e contenuti esclusivi.
Finora era possibile avere tutto questo a prezzi convenienti. Era infatti possibile scegliere tra l’abbonamento annuale pari a 36 euro e l’abbonamento mensile pari a 3,99 euro. Mentre per quanto riguarda il piano Amazon Prime Student si poteva beneficiare della rata unica annuale di 18 euro.
Molti iscritti hanno ricevuto però in questi giorni un’email che indica l’aumento del piano tariffario. E anche chi non avesse ricevuto questo avviso dovrà prestare attenzione alla data del 15 settembre 2022, a partire dalla quale scatterà l’aumento.
Amazon Prime conviene ancora?
Inutile dire come molti abbonati non abbiano preso di buon grado la notizia, sapendo tra l’altro come il fatturato della nota piattaforma di Seattle si aggiri intorno ai 469,8 miliardi USD annui. Sebbene infatti si tratterà di un aumento minimo, nel corso di un anno l’incremento lo si avverte comunque, tanto che alcuni iscritti stanno perfino pensando di abbandonare il colosso a favore di altre piattaforme più convenienti.
Ma a quanto ammontano questi aumenti?
Il piano annuale passa a 49,90 euro e quello mensile a 4,99 euro. Mentre il piano Student passa a 24,95 euro all’anno. Come ha specificato Amazon le nuove tariffe si applicheranno per i rinnovi e le nuove iscrizioni a partire dalla data di settembre indicata. I fortunati saranno sicuramente coloro che rinnovano l’abbonamento annuale poco prima del 15 settembre, potendo ancora beneficiare della vecchia tariffa. Per tutti gli altri invece non ci sarà nessuno escamotage.
La denuncia del Codacons
Il Codacons si è rivolto all’azienda definendo ‘abnormi’ i rincari e chiedendone il dietrofront, obiettando alla motivazione sottesa alla decisione degli aumenti fornita dalla stessa Amazon. Il noto colosso ha infatti giustificato i rincari dando la colpa all’aumento dei costi complessivi legati all’inflazione.
Nel chiedere ad Amazon un incontro urgente, Codacons ha anche aggiunto come gli aumenti arrivino in un momento inopportuno per i consumatori, già colpiti da tutti gli altri rincari, anche su beni di prima necessità. Proprio per questo la richiesta che intenderebbe rivolgere alla piattaforma sarebbe quella di venire incontro ai clienti, ammortizzando in un qualche modo i costi che anche Amazon ha dovuto fronteggiare.
Aumento Amazon Prime in Europa
Per quanto comunque non piacciano mai gli aumenti, per spezzare una lancia a favore va fatto notare come, rispetto ad altri Paesi europei, Amazon in Italia ha applicato tariffe comunque più basse. Senza contare che si tratterebbe del primo aumento in Italia dal 2018.
Il primato del rincaro va infatti alla Francia, dove è previsto un abbonamento annuo pari a ben 69,90 euro, aumentando del 43 % rispetto al prezzo precedente (contro il 39 % dell’aumento in Italia). E se facciamo un ulteriore confronto di prezzi scopriamo che in Germania il piano annuale è pari a 89,90 euro.