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Bambino nato con tre organi genitali, primo caso al mondo

 

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Iraq, un caso senza precedenti segnalato dai medici di Duhok, nato bambino con tre organi genitali (trifallia).

Una condizione in cui si formano tre peni durante lo sviluppo embrionale, una notizia che non capita di essere letta di tutti i giorni e che sta facendo il giro del web.

Secondo le statistiche, uno su 5-6 milioni di bambini nasce con più di un pene, con circa cento casi di difallia (due peni) registrati in tutto il mondo.

Bambino nato con tre peni, lo studio: “Primo e unico caso al mondo. Subito operato, ora sta bene”

“E’ il primo caso certificato di trifallia, un bambino è nato con tre peni, rarissima malformazione anatomica dei genitali“, ha scritto il Dottor Shakir Saleem Jabali in uno studio pubblicato sull’International Journal of Surgery Case Reports

I genitori, a soli 3 mesi, inizialmente lo avevano portato in ospedale a causa di un gonfiore allo scroto. Poi la scoperta, da parte dei medici, della presenza di tre peni: uno era lungo due centimetri, posizionato alla radice dell’organo principale, mentre l’altro era di un centimetro circa, sotto lo scroto. Successivamente la decisione di operare per l’asportazione dei due peni sviluppatisi senza uretra.

Dopo una serie di accertamenti, tutti con esito negativo, i medici hanno del tutto escluso l’esposizione a farmaci durante la gravidanza o una storia familiare di anomalie genetiche.

Non si sa molto sul motivo per cui si verificano peni aggiuntivi, il livello di sviluppo di questa condizione varia a seconda dell’individuo stesso.

Ad esempio, John Martin, professore di anatomia presso la St. Louis University School of Medicine, ha trovato diverse mutazioni in geni  noti per essere coinvolti nello sviluppo genitale, comprese alcune che contribuiscono a formare strutture simili a capelli chiamate ciglia sulle cellule embrionali. Fluttuando in direzioni specifiche, diffondono proteine ​​verso un lato o l’altro dell’embrione in via di sviluppo. Anomalie nei geni delle ciglia sono state osservate anche in altri casi di anomalie congenite.

Il bambino, presentava un accumulo di liquidi nello scroto, che è una condizione comune e facilmente curabile nell’infanzia.

Visitato nuovamente a distanza di un anno, il piccolo non ha riportato alcun danno in seguito all’operazione ed ora gode di ottima salute.

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Autore dell'articolo: Redazione Webmagazine24