ROMA – Bonus 150 euro anche con retribuzione oltre i 1.538 euro, ma l’Associazione Nazionale Commercialisti non ci sta e chiede un intervento chiarificatore dell’Inps. La misura è stata introdotta dal Decreto Aiuti ter per contrastare il caro prezzi. Il decreto Aiuti ter con l’articolo 18 stabilisce un’indennità una tantum per i lavoratori dipendenti. Ai lavoratori dipendenti, con esclusione di quelli con rapporto di lavoro domestico, aventi una retribuzione imponibile nella competenza del mese di novembre 2022 non eccedente l’importo di 1.538 euro, e che non siano titolari dei trattamenti di cui all’articolo 19, e’ riconosciuta per il tramite dei datori di lavoro, nella retribuzione erogata nella competenza del mese di novembre 2022, una somma a titolo di indennita’ una tantum di importo pari a 150 euro.
Bonus 150 euro anche con retribuzione oltre i 1.538 euro
Tale indennita’ e’ riconosciuta in via automatica, previa dichiarazione del lavoratore di non essere titolare delle prestazioni di cui all’articolo 19, commi 1 e 16. Limitatamente ai dipendenti delle pubbliche amministrazioni per le quali i servizi di pagamento delle retribuzioni del personale siano gestiti dal sistema informatico del Ministero dell’economia e delle finanze ai sensi dell’articolo 11, comma 9, del decreto-legge 6 luglio 2011, n. 98, convertito, con modificazioni, dalla legge 15 luglio 2011, n. 111, i beneficiari dell’indennita’ sono individuati mediante apposite comunicazioni tra il Ministero dell’economia e delle finanze e l’Istituto nazionale della previdenza sociale, nel rispetto della normativa europea e nazionale in materia di protezione dei dati personali. Per i dipendenti di cui al terzo periodo non sussiste l’onere di rendere la dichiarazione prevista dal secondo periodo.