Bonus 150 euro anche con retribuzione oltre i 1.538 euro

ROMA – Bonus 150 euro anche con retribuzione oltre i 1.538 euro, ma l’Associazione Nazionale Commercialisti non ci sta e chiede un intervento chiarificatore dell’Inps. La misura è stata introdotta dal Decreto Aiuti ter per contrastare il caro prezzi. Il decreto Aiuti ter con l’articolo 18 stabilisce un’indennità una tantum per i lavoratori dipendenti. Ai lavoratori dipendenti, […]

prestazioni occasionali, rimborso versamenti

Novità prestazioni occasionali 2022, nuovi regolamenti e restrizioni

Novità prestazioni occasionali 2022, nuovi regolamenti approvati dal legislatore per limitare l’abuso di questo strumento. Contratto di Prestazione d’opera occasionale, in cosa consiste e quali sono i limiti? Le prestazioni occasionali si caratterizzano, come per il lavoro accessorio abrogato dal 17 marzo 2017, per un limite economico ben preciso all’interno di un anno civile. Nel periodo che va […]

Testo unico della rappresentanza

Testo unico della rappresentanza: funzione antidumping

Salario minimo ed attuazione del Testo Unico della Rappresentanza: funzione antidumping e anticoncorrenziale

 

Il Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali interviene alla stipula della convenzione per l’attuazione del Testo Unico della Rappresentanza; dunque si vuole prevenire la concorrenza sui lavoratori.

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Pressione fiscale 2018 sui contribuenti

Pressione fiscale 2018 sui contribuenti italiani oltre 42%

L’Ufficio studi CGIA evidenzia una pressione fiscale 2018 sui contribuenti italiani ben oltre il 42% ufficiale

 

Mestre, lì 16 luglio 2019 – In Italia la pressione fiscale 2018 reale grava sui contribuenti per una percentuale molto più alta del 42%.

 


L’Ufficio studi CGIA ha posto sotto la lente di ingrandimento il sistema tributario e, quindi, il peso che grava sui contribuenti italiani; dunque, ha stimato la pressione fiscale per coloro che versano fino all’ultimo centesimo la tutte le tasse, le imposte ed i contributi richiesti dall’Amministrazione pubblica. Se da un lato ci sono meno tasse dall’altro, invece, si nota che sono aumentate le tariffe. Come noto, ormai da decenni, a penalizzare l’economia italiana c’è anche l’economia sommersa cosiddetta “nero“; infatti, la pressione fiscale si calcola con il rapporto tra le entrate fiscali ed il PIL. Sempre secondo l’Ufficio studi CGIA è molto probabile che nel 2019 la pressione fiscale salga.


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Chi decide le ferie

Chi decide le ferie, ferie maturate e non godute in busta

Le vacanze sono vicine e hai dubbi sulle ferie? Ecco le disposizioni su chi decide le ferie, ferie maturate e non godute in busta


Stiamo entrando nel vivo dell’estate, il periodo nel quale la maggio parte dei lavoratori va in ferie o vorrebbe andarci, ma chi decide le ferie? Spetta al lavoratore scegliere quando andare in ferie per riposare o approfittare di occasioni per divertirsi? Oppure spetta al titolare decidere se e quando mandare in ferie un dipendente? Inoltre, quante sono le ferie maturate in un mese? Ed ancora, in quanto tempo si possono consumare i giorni di ferie maturate e non godute? Infine, cosa succede se le non rimangono in busta paga alcune ferie maturate e non godute?


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Costo del lavoro e pressione fiscale in Italia al 2019

Costo del lavoro e pressione fiscale in Italia al 2019

Stime sul costo del personale, le tabelle ministeriali: Costo del lavoro e pressione fiscale in Italia al 2019

 

Milano, 15/02/2019 – Analisi sul Costo del lavoro e pressione fiscale in Italia al 2019.

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Per i contratti relativi a lavori, servizi e forniture, il costo del lavoro è determinato dal Ministero del lavoro e delle politiche sociali; tutto ciò avviene sulla base dei valori economici definiti dalla contrattazione collettiva nazionale tra le organizzazioni sindacali e le organizzazioni dei datori di lavoro. Invece, nel caso non esistesse un contratto collettivo nazionale applicabile, il costo del lavoro è determinato in relazione al contratto collettivo nazionale del settore merceologico più vicino. Così dispone l’art. 23, comma 16 del Decreto legislativo 18 aprile 2016, n. 50.


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Busta paga e cuneo fiscale

Busta paga e cuneo fiscale: ecco perché siamo poveri

Busta paga e cuneo fiscale sono due elementi indivisibili: ecco perché siamo poveri e gli imprenditori non assumono

Roma, 31 Gennaio 2019 – Busta paga e cuneo fiscale, ecco perché gli imprenditori non assumono e dipendenti sono scontenti.

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Da anni si parla di disoccupazione ma il problema rimane. Il cuneo fiscale è al centro di campagne elettorali e talk show politici, ma dipendenti ed imprenditori hanno difficoltà ad accedere al mercato del lavoro. Cambiano i Governi, le coalizioni ed i partiti ma nessuno è mai riuscito a risolvere questa spinosa piaga dell’economia italiana. Esaminiamo gli elementi che affondano il lavoro e le imprese.


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busta paga

Come leggere la busta paga

Leggere e capire la busta paga a volte, per chi non è pratico, può essere difficoltoso ma non bisogna rassegnarsi. La materia del lavoro è articolata e particolareggiata quindi risulta impossibile argomentare su tutti gli aspetti della busta paga. Un appuntamento a tu per tu con un consulente del lavoro è l’unica soluzione per sbarazzarsi […]