In arrivo un altro bonus da 200 euro. Non stiamo però parlando di un incremento in busta paga. Si tratta del bonus carburante che i datori di lavoro potranno corrispondere ai dipendenti grazie alla previsione del Decreto Energia (DL n. 21/2022) convertito in legge.
Questa possibilità sarà prevista per tutto il 2022 e si tratta di una misura esentasse oltre che totalmente deducibile dal reddito d’impresa.
Cosa sappiamo al riguardo? Cerchiamo di capire le modalità di erogazione e i beneficiari, grazie anche ai chiarimenti forniti dall’Agenzia delle Entrate.
I beneficiari
Il bonus carburante si inserisce nell’ottica degli aiuti e dei sostegni necessari per affrontare il periodo di crisi e di rincaro dei prezzi. Ma chi potrà goderne?
I beneficiari saranno tutti i dipendenti delle aziende private, permettendo l’accesso al bonus a tutti i lavoratori autonomi sempre del settore privato (purchè dispongano di dipendenti). Escluso è invece l’ambito pubblico.
Questo è quanto stabilisce l’Agenzia delle Entrate con la circolare 27 E del 14 luglio 2022, elencando le amministrazioni pubbliche non incluse nell’agevolazione:
“tutte le amministrazioni dello Stato, ivi compresi gli istituti e scuole di ogni ordine e grado e le istituzioni educative, le aziende ed amministrazioni dello Stato ad ordinamento autonomo, le Regioni, le Province, i Comuni, le Comunità montane, e loro consorzi e associazioni, le istituzioni universitarie, gli Istituti autonomi case popolari, le Camere di commercio, industria, artigianato e agricoltura e loro associazioni, tutti gli enti pubblici non economici nazionali, regionali e locali, le amministrazioni, le aziende e gli enti del Servizio sanitario nazionale, l’Agenzia per la rappresentanza negoziale delle pubbliche amministrazioni (ARAN) e le Agenzie di cui al decreto legislativo 30 luglio 1999″.
Regole per ricevere il bonus benzina 200 euro
Per ottenere il bonus in oggetto non occorrerà presentare alcuna domanda. Saranno i datori di lavoro a corrispondere il bonus carburante entro un massimo di 200 euro, a prescindere dalla situazione reddituale del dipendente e senza bisogno che siano stipulati accordi contrattuali. Fin da ora potrebbero già corrisponderlo.
Il bonus non andrà a concorrere alla formazione del reddito di lavoro dipendente e varrà non solo per i rifornimenti di benzina, diesel, GPL e metano, ma anche per la ricarica di veicoli elettrici.