Prezzo della benzina alle stelle: esposto del Codacons. L’associazione dei consumatori deposita il documento per aggiotaggio a 104 procure
Il prezzo della benzina arriva a quote incredibili: in autostrada infatti si viaggia verso i 2,2 euro al litro: la denuncia del Codacons il vista dell’ultimo ponte di primavera del 1° maggio.
Nella nota dell’associazione inoltre si precisa che “i listini della benzina in modalità servito hanno abbondantemente superato in tutta Italia la soglia di 1,8 euro al litro”.
Mentre in autostrada i prezzi viaggiano ormai a ritmo serrato verso i 2,2 euro al litro.
Un andamento al rialzo che, secondo Codacons, non appare in alcun modo giustificato dalle quotazioni del petrolio
Ma che sembra invece realizzare una vera e propria speculazione a danno degli automobilisti che in queste ore sono in viaggio per raggiungere le mete di villeggiatura.
Per tale motivo il Codacons ha presentato esposto a 104 Procure della Repubblica di tutta Italia per aggiotaggio
L’associazione infatti vuole capire se, l’aumento repentino del prezzo della benzina, possa essere considerato reato sulla base dell’art. 501 del Codice Penale.
Tale articolo stabilisce quindi che:
Chiunque, al fine di turbare il mercato interno dei valori o delle merci adopera artifici atti a cagionare un aumento o una diminuzione del prezzo delle merci (…) è punito con la reclusione fino a tre anni e con la multa da 516 euro a 25.822 euro.
L’Associazione dei consumatori sempre nella nota inoltre lancia un avvertimento al governo:
se scatterà l’aumento di Iva e accise previsto dalle clausole di salvaguardia, i listini dei carburanti schizzeranno alle stelle. Questo considerato che l’imposta sul valore aggiunto si applica anche sulle accise che gravano su benzina e gasolio.
Quando si sente parlare di aumento della benzina, la spiegazione più comune è legata alle accise: ma di cosa si tratta?
E’ un tributo indiretto che colpisce singole produzioni e singoli consumi. È indiretto perché il produttore, che paga il tributo, la gira al consumatore.
Tipicamente l’accisa si distingue da altri tributi (ad esempio l’Iva) perché applicata:
- a specifiche categorie di prodotti,
- sulla quantità, invece che sul prezzo.
Spesso le accise si sommano ad altre imposte come l’IVA o dazi doganali o tasse di importazione.
L’applicazione delle accise varia moltissimo da paese a paese. Le accise hanno funzioni di gettito fiscale, ma esprimono anche indirizzi economici e politici e ideologie sociali.