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MILANO – Borsa di Milano oggi 21 novembre 2022. Avvio di settimana in calo per Milano così come per il resto delle Borse europee in scia alla debolezza delle Piazze asiatiche frenate dai timori di una nuova stretta in Cina per il Covid. Sul Ftse Mib (-0,8% a 24.474 punti) incide lo stacco della cedola di diverse big. Tra queste Eni(-2%), Intesa Sanpaolo (-2,12%), Mediobanca (-7%), Mediolanum (-2,7%), Recordati (-0,9%), Poste (-1%), Terna (1-,31%), Tenaris (-1,92%). Tra gli altri bene nei bancari Unicredit (+1,13%) oltre la soglia dei 13 euro e Banco Bpm (+1,1%). Nell’energia sotto la lente Saipem che dopo una serie di rialzi, cede il 4,8%. Vendite poi, tra i finanziari, sulla paytech Nexi (-1,88%) . Tim perde l’1,4% in attesa di capire le mosse dell’esecutivo sulla rete unica. Questo, dunque, è l’andamento Borsa Milano.
Borsa di Milano oggi 21 novembre 2022 e spread
La Borsa di Milano oggi, dunque, riporta questi dati, mentre lo spread tra Btp e Bund risale a quota 189 punti dai 187 di venerdì pre-Fitch con il rendimento del decennale italiano al 3,9%. L’agenzia ha confermato il rating BBB all’Italia e indicato per il futuro prospettive stabili nella valutazione del debito del Paese. Fitch vede però l’arrivo della recessione nel prossimo anno a causa di “una forte decelerazione” della crescita economica dell’Italia a partire dal quarto trimestre per lo shock energetico. Più precisamente, si allarga ancora lo spread tra Btp e Bund con il differenziale che è oltre la soglia dei 191 punti. Il rendimento del decennale italiano sale di 6,5 punti al 3,94%. Si tratta dell’incremento maggiore tra i Paesi periferici. Il tasso del Portogallo segna +1,7 punti, quello della Spagna +2 punti, la Grecia +1 punto.
Come ha chiuso la Borsa di Milano oggi?
Vediamo ora come vanno i mercati internazionali dopo aver visto l’indice Borsa Milano oggi. Le Borse europee confermano la debolezza dell’avvio, in scia all’Asia che torna a temere il covid con una possibile nuova stretta in Cina. Gli investitori cercano rifugio nel dollaro e nei titoli di Stato in una settimana ‘breve’, almeno sui mercati finanziari americani, che saranno chiusi giovedì per il giorno del Ringraziamento, e venerdì faranno orario ridotto per il Black Friday. Sotto la lente ci sono sempre le banche centrali con la pubblicazione, mercoledì, dei verbali dell’ultima riunione della Fed e, giovedì delle minute della Bce. L’indice d’area del Vecchio Continente, lo stoxx 600, cede un quarto di punto sui titoli legati ai materiali, all’energia e all’immobiliare.
Tra le singole Piazze Milano è la peggiore (Ftse Mib -1% a 24.422 punti) con una serie di big che staccano la cedola, tra cui Mediobanca (-7,6%), Mediolanum ed Eni (entrambe -2,6%), Intesa (-2,9%). Francoforte cede lo 0,55%, Parigi lo 0,24% e Londra lo 0,34%. Negativi anche i future su Wall Street. Lo spread tra Btp e Bund è a 189 punti dai 187 di venerdì. Il rendimento del decennale italiano si allarga al 3,9% (+3 punti) . Sul fronte delle commodity, il gas prosegue nella salita. I Ttf ad Amsterdam sfiorano i 120 euro al megawattora (+3,5%). Il petrolio è in calo con il wti sotto gli 80 dollari al barile (-0,5%) e il brent a 87 dollari (-0,5%). Per i cambi l’euro è in flessione sul dollaro con cui scambia a 1,0251.