C-XA microscopio 3D che non danneggia le cellule. Forse non tutti sanno che i classici microscopi utilizzati per visualizzare le cellule danneggiano queste ultime. Infatti, per comprendere la struttura interna delle cellule è necessario intervenire con prodotti chimici. Dunque, questi causano inevitabilmente la “morte” della cellula sottoposta allo studio attraverso il microscopio.
C-XA microscopio 3D, addio all’utilizzo di sostanze chimiche
A tal proposito sono stati portati avanti alcuni studi dall’Istituto Federale di Tecnologia svizzero (EPFL). Infatti alcuni scienziati sono a lavoro. Il loro scopo è quello di ottimizzare al meglio la funzionalità di un nuovo microscopio. Si tratta di C-XA, un microscopio 3D in grado di non apportare danni alla cellula che viene analizzata.
Infatti, grazie alla nuova tecnologia si potrà tranquillamente osservare la struttura interna della cellula. C-XA è molto simile ad un macchinario utilizzato per la risonanza magnetica. In questo caso, l’immagine della cellula viene effettuata in 3D. Dunque si avranno immagini in tutte le angolazioni necessarie per studiare la cellula.
Come potrete vedere nel video sottostante è tutto molto semplice. L’elemento da esaminare è illuminato da un laser. Questo ruota a 45° in modo da produrre un ologramma. Dunque viene fornita la riproduzione della cellula senza che questa venga danneggiata.
Il microscopio 3D è associato ad un software. Quest’ultimo è necessario per trasformare i dati raccolti in immagini 3D. Così facendo si avrà un quadro completo di tutti i componenti della cellula. Tra gli aspetti positivi di questo prodotto innovativo, non vi è solo il non danneggiamento dell’elemento esaminato. Infatti quest’ultimo potrà essere sottoposto a studi per periodi di tempo molto più lunghi.
Dunque, siamo di fronte ad una osservazione diacronica che potrebbe dare una grossa mana sulle scoperte future. Scoperte che potrebbero riguardare il processo biologico delle cellule. Sin ora non è stato possibile effettuare studi più avanzati a causa dell’assenza del giusto supporto tecnologico.
Fonte foto di copertina: Pixabay
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