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Il calendario del ciclismo subirà senza dubbio una rivoluzione. L’emergenza sanitaria causata dal Coronavirus ha rivoluzionato infatti tutta la stagione delle corse. L’UCI è costantemente al lavoro per trovare una soluzione e riprogrammare la stagione non appena possibile. Ovviamente siamo sempre nel campo delle ipotesi. Il punto fermo come da sempre sottolinea l’organizzazione resta che la priorità va alle Grandi Corse a tappe e alle Classiche Monumento. Queste erano in programma nei mesi di marzo e di aprile, ma poi rinviate a data da destinarsi a causa del Covid-19.
Calendario Ciclismo 2020, le nuove ipotesi
Quando l’emergenza finirà se ci saranno le tempistiche giuste, la stagione del ciclismo si riprogrammerà. Siamo ancora nel campo delle ipotesi, ma per quel che riguarda il Giro d’Italia, si pensa ad una sua ricollocazione in autunno. Come periodo, si pensa dal 3 al 25 ottobre, ma con delle variazione nel percorso rispetto a quello stabilito originariamente. Probabilmente, ci saranno dei cambiamenti nelle prime tre tappe in Ungheria. Passiamo alla Milano-Sanremo. La Classica di Primavera invece, potrebbe essere corsa a metà luglio e quindi in piena estate. Sembra invece improbabile poter recuperare sia la Tirreno-Adriatico, sia il Giro di Sicilia. Il Giro di Lombardia invece potrebbe corrersi il 31 ottobre o addirittura il 7 novembre. Sempre nel campo delle ipotesi, in caso che si proceda a questa nuova calendarizzazione, ci saranno poi da valutare le seguenti corse: Giro di Toscana, Coppa Sabatini, Memorial Pantani, Trofeo Matteotti, Coppa Bernocchi, Giro dell’Emilia, GP Bruno Beghelli, Tre Valli Varesine, Milano-Torino, Gran Piemonte. Da risolvere anche la questione legata ai campionati nazionali che al momento sono in programma il 21 giugno, ma quasi sicuramente la data verrà spostata. Possibile un rinvio al mese di luglio prima del Tour de France. Anche la Grande Boucle, infatti subirà quasi sicuramente delle modifiche a livello di date.