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Scoperta dalla Guardia di Finanza: circuiva anziani e malati
Gli uomini della Guardia di Finanza di Reggio Calabria hanno tratto in arresto un’insegnante di religione: la donna circuiva anziani e malati. Si tratta dell’epilogo di una serie di indagini coordinate dal procuratore di Reggio Calabria Giovanni Bombardieri, dall’aggiunto Gerardo Dominijanni, e dirette dai pm Roberto Di Palma e Angelo Gaglioti.
In totale le forze dell’ordine hanno accertato sei casi di circonvenzione d’incapace.
Circuiva anziani e malati. Le vittime erano persone deboli, malate ed incapaci di autodeterminarsi
Un’anziana messinese in precarie condizioni di salute (sia fisiche che mentali), e un 43enne reggino, incapace di autodeterminarsi, sono stati trovati, praticamente “detenuti”, in una casa di proprietà della docente. L’immobile era in evidente stato di abbandono, sporco e ricolmo di rifiuti.
I finanzieri hanno allertato anche il 118 e i servizi sociali
La donna aveva convinto l’uomo di essere ricercato dalle forze dell’ordine e che l’unico rifugio sicuro per lui fosse quella casa.
Dopo avere constatato le condizioni di vita dei due, i finanzieri hanno immediatamente chiamato il 118 e allertato i servizi sociali.
Le forze dell’ordine hanno ribattezzato l’operazione “I Samaritani“
La docente si appropriava del patrimonio mobiliare e immobiliare delle vittime (quantificato in svariate decine di migliaia di euro), del loro denaro e di ogni loro oggetto di valore, attraverso l’indotta sottoscrizione di Procure speciali, testamenti e deleghe ad operare su conti correnti in suo favore.
Rituali magici per raggiungere i propri scopi
La 59enne, nativa di Reggio Calabria ma residente a Messina, era, quindi, solita avvicinare e ingannare persone psicologicamente deboli, al fine di appropriarsi dei loro beni. I finanzieri hanno scoperto, inoltre, che ricorreva anche a tradizioni e pratiche esoteriche per raggiungere i propri loschi scopi.
Probabilmente l’uso delle credenze e dei rituali magici le permettevano di condizionare ancora di più il pensiero delle vittime. La donna, adesso, si trova nell’ala femminile del carcere di Messina.
Fonte Immagine: Cronache Picene