Clochard (Fonte: tgcom24.mediaset.it)

Clochard aggredito e bruciato a Torino

 

Un clochard di origine romena, di 60 anni, è stato aggredito e dato alle fiamme. Il fatto è successo ieri sera a Torino, presso il parco pubblico intitolato a Madre Teresa di Calcutta. La zona è conosciuta dalle autorità per la forte presenza di stranieri. Il 118, una volta arrivato sul luogo dell’aggressione, è riuscito a stabilizzare il clochard e lo ha trasportato d’urgenza all’ospedale San Giovanni Bosco. Ora è in reparto rianimazione.

Il clochard, ora sveglio e vigile, ha raccontato agli inquirenti che degli sconosciuti gli hanno gettato addosso del liquido infiammabile e poi dato fuoco. Ha ustioni di secondo e terzo grado al volto ed è stato intubato per la presenza di un’edema alla gola.

L’aggressione al clochard un fatto annunciato

Per il presidente della Circoscrizione 7 di Torino, Luca Deri, l’aggressione del clochard poteva essere evitato. «Purtroppo era un fatto annunciato. Temevano che sarebbe finita in questo modo», ha spiegato, sottolineando che la stessa situazione è presente anche in altri quartieri. «Ieri eravamo qui con un gruppo di volontari a ripulire il giardino da cocci di vetri, lattine e immondizia. Sul nostro territorio ci sono problemi analoghi ad altre zone» ha continuato. Il presidente ha infine concluso: «Sono tanti i clochard che trovano rifugio nel quartiere, ma tanti di loro non accettano di essere ospitati nei dormitori».

Un amico: “Una persona tranquilla”

Un amico del clochard, Mihai Sogea, ha detto ai Carabinieri che la sera dell’aggressione era insieme all’uomo aggredito, ma a una certa ora se n’è andato via. Dell’amico spiega che è un tipo tranquillo e che non ha mai dato problemi, tanto che alcune persone gli portano anche da mangiare. Questo rafforza l’ipotesi che sia stato un vero e proprio atto vandalico, come già ve ne’erano stati nel corso degli anni. Nel 2010, a Venezia, sei minorenni avevano cercato di bruciare un clochard, con la stessa tecnica della notte scorsa.

Fonte: ansa.it

 

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Autore dell'articolo: Redazione Webmagazine24

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