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Conte attacca il governo in una recente intervista al Corriere della Sera. L’ex premier non risparmia critiche su nessun punto, dalle misure economiche e sociali. E promette battaglia in piazza e in Parlamento contro la manovra che vuole “fare la guerra” ai ceti più poveri.
L’intervista all’ex premier
Sulla graduale abolizione del reddito di cittadinanza Conte è chiarissimo. “Questa manovra pallida apre una guerra senza scrupoli ai poveri e agli ultimi”. All’ex premier, intervistato dal Corriere della Sera, il timore è quello della tenuta sociale dell’Italia. Il governo ha agito “con pregiudizio ideologico”. Questa legge di bilancio porterà il Paese verso la recessione e farà aumentare le ingiustizie sociali. Non ha paura delle tensioni sociali, anzi. A suo dire “la miccia della tensione sociale la sta accendendo questo governo“. Per l’ex premier infatti “l’unica violenza che si vede oggi è nell’attacco del governo verso gli ultimi”.
E poi lancia un appello agli altri partiti e non solo: “L’importante però è che ci sia un percorso quotidiano anche nei territori che porti a costruire un’ampia coalizione sociale e politica, con la società civile, l’associazionismo e le forze sociali del Paese”, afferma il Presidente del Movimento Cinque Stelle. “Noi siamo aperti ad una partecipazione ampia con tutte quelle forze che condivideranno le nostre forti preoccupazioni contro questa manovra indecente».
Il duro attacco di Conte
Sulle misure economiche Conte promette che farà il massimo contro una manovra penalizzante per lavoratori e ceto medio. “Che fine ha fatto la Meloni che in pandemia proponeva bonus da 1.000 euro al mese con un click per tutti?” E critica una delle misure che porterà circa 10 euro in più in busta paga per una serie di lavoratori. Ed è critico contro la rivalutazione delle pensioni, che penalizza molti pensionati. Insufficienti inoltre le misure per il caro-bollette e il caro energia, che varranno solamente per i primi tre mesi del 2023.
In poche parole il leader dei Cinque Stelle ribattezza la politica come “austerity meloniana”. E ciò “farà felici solo evasori e corrotti”. L’attacco non è solo a Meloni ma anche al resto del governo. “Prima di prendere decisioni e causare danni al Paese sarebbe bene studiare”.