Cultura e turismo quale ruolo per il rilancio del paese? Si riparte, sempre nel rispetto delle regole, ma è il tempo di dare spazio alla nuova normalità
In questo conteso dunque, cultura e turismo quale ruolo avranno? Per il ministro Franceschini “sono strategici per il rilancio del Paese, sono ottimista sulla ripresa”.
E’ ha quanto ha dichiarato il ministro dei Beni culturali Dario Franceschini nel corso degli Stati Generali dell’economia.
Nel corso del suo intervento inoltre il ministro ha ricordato tutte le misure emergenziali prese in questi mesi per il turismo e la cultura; a partire dall’estensione del sistema di ammortizzatori sociali di cui i due settori erano sprovvisti fino ai circa 5 miliardi destinati al sostegno dell’offerta e della domanda turistica nazionale.
“Nel ritorno graduale alla ripresa del lavoro, a differente intensità per i diversi settori, è necessario che il sistema di aiuti, ammortizzatori sociali e indennizzi si adatti alle maggiori criticità” ha detto in particolare il ministro.
Ha inoltre aggiunto:
Attraversando questa crisi il paese ha preso piena consapevolezza di quanto siano importanti per l’Italia la cultura e il turismo.
Lo si è capito bene quando si è compreso cosa vogliono dire le nostre vite senza l’offerta culturale, senza teatri, cinema, concerti, musica e lo si è capito ora ritrovando le nostre città senza turisti.
Fino a pochi mesi fa il problema era gestire la crescita impetuosa del settore del turismo, al punto di ipotizzare misure di emergenza per fronteggiare il sovraffollamento.
Mentre in altri centri la vita dei residenti ha ripopolato i quartieri, oggi le città d’arte sono vuote. In questo contesto non lavorano tutte le attività fondate sulla presenza turistica.
Ciò rende evidente l’importanza economica di questi due settori, che insieme fanno il 20% del PIL.
Questo permette di rivendicare centralità nelle misure da prendere e nelle strategie del paese.
Quale il ruolo culturale nel rilancio del paese? Sicuramente importante visto gli investimenti posti in essere
Dal Ministero infatti arriva il sì al Programma ordinario dei lavori pubblici per il 2019: 24,3 milioni di euro per un totale di 419 interventi su tutto il territorio nazionale.
A tutto ciò vanno aggiunte le nuove e continue aperte del patrimonio culturale italiano; domenica 21 giugno torneranno visibili al pubblico infatti il Teatro romano di Teanum Sidicinum a Teano (CE) e il Museo storico archeologico di Nola (NA).
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