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ROMA – Di Maio dice di nuovo la sua sul gas: “Come Italia continueremo a batterci in Europa con tutte le forze. Subito un tetto massimo europeo al prezzo del gas, per tutelare famiglie e aziende contro speculazioni che non permetteremo”, scrive su Facebook il ministro degli Esteri. “Questa è la risposta che l’Europa deve dare ai cittadini, con rapidità e senza veti da parte di nessuno – aggiunge – Il tetto massimo al prezzo del gas è una proposta di buonsenso a tutela dei nostri concittadini, dobbiamo supportarla tutti. Avanti compatti, in Europa e in Italia, per raggiungere al più presto questo risultato. L’Europa si migliora portando avanti battaglie concrete come questa”.
Stop alla fornitura di gas dalla Russia alla Polonia e alla Bulgaria. Il gruppo energetico polacco Pgnig “ha ricevuto una lettera di Gazprom che annuncia una sospensione completa delle forniture di gas. Pgnig e Gaz-System informano che attualmente tutte le consegne ai clienti vengono effettuate in base alle loro esigenze. Le aziende stanno monitorando la situazione e sono preparate per vari scenari”, rende noto il gruppo energetico in un comunicato.
Di Maio sul gas: “Battaglia concreta per il tetto europeo al prezzo”
Gazprom ha informato Pgnig della sua intenzione di sospendere completamente le forniture all’inizio della giornata contrattuale del 27 aprile. Attualmente, si legge in una nota, “l’infrastruttura di trasmissione gestita da Gaz-System funziona senza interruzioni”. La Russia ha sospeso la fornitura di gas anche alla Bulgaria. Lo ha reso noto il ministero dell’Energia di Sofia affermando che ”Gazprom ha informato Bulgargaz che interromperà la fornitura di gas dal 27 aprile”. La decisione segue il rifiuto della Bulgaria di pagare il gas in rubli.
“La Russia inizia il ricatto del gas dell’Europa a causa della riluttanza dei Paesi a pagare il gas in rubli”, dice Andriy Yermak, capo dell’ufficio della presidenza ucraina, commentando su Telegram. “Stiamo assistendo a un aumento russo delle tariffe e a un allontanamento da qualsiasi regola e obbligo. L’Unione europea ha ripetutamente affermato che non pagherà il gas in rubli, perché i contratti firmati non riguardano pagamenti in valuta ‘di legno'”, scrive Yermak.