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L’Italia è il primo paese ad avere realizzato un dispositivo in materiali superconduttori, con ridottissimo consumo energetico e riscaldamento, per i circuiti elettronici di nuova generazione 2.0. I ricercatori dell’istituto Nano-scienze del Consiglio Nazionale delle ricerche, guidati dal professore Francesco Giazotto hanno appena ideato un transistor di nuova concezione, cioè un dispositivo elettronico interamente formato da materiali super conduttori come il titanio e l’alluminio, superando così di gran lunga i vecchi semi” galvanomagnetici” come il silicio adoperati di solito per i microchip dei computers. Lo studio condotto dagli scienziati è stato di recente pubblicato sulle riviste: Nanotechnology e NanoLetters e smentisce alcuni aspetti della teoria della superconduttività per aprire nuove ipotesi a diverse tecnologie quantistiche.
I Conduttori: le teorie di Giazotto
Secondo lo studioso di tecnologia di nuova progettazione, i conduttori non sono altro, che materiali capaci di portare corrente senza dissipare energia. Anzi lui stesso ha affermato: “Secondo le più conformi teorie, un campo elettronico non ha alcun effetto su un materiale superconduttore, ma ora questa idea è stata ampiamente smentita dalla nostra invenzione. Adesso un campo elettrico inteso può addirittura influenzare un superconduttore in maniera drastica, ed essere adoperato per controllare la corrente che lo percorre, fino a fare spegnere la superconduttività se sufficientemente inteso”. “Per quanto riguarda le applicazioni – ha aggiunto l’uomo di scienza – possono essere infinite, questa scoperta, infatti potrebbe rivoluzionare l’elettronica per come la conosciamo, e influenzare i dispositivi di nuova elaborazione, ovvero i circuiti con ridotto consumo energetico rendendone la fabbricazione molto più semplice a livello industriale. Infine – conclude Giazotto – potrebbe essere fonte di ispirazione per nuove aperture alle tecnologie quantistiche avanzate.”.