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Armi in 3D, un mercato pericoloso

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Armi in 3D, un mercato fiorente. La produzione è molto attiva sul web, ma pare che da New York stiano provando a bandirle

In America il discorso sulla libertà delle concessioni torna puntualmente di moda e anche troppo spesso, da un po’ di tempo però è il mercato delle armi in 3D ad allarmare.

La produzione di armi attraverso la stampante 3D pare non sia più l’idea di un paladino della “giustizia fai da te” ma di un vero e proprio gruppo anonimo.

Gruppo che, stando a un’inchiesta dell’edizione britannica di Wired, si fa chiamare Deterrence Dispensed

Il gruppo pare lavora non solo su Twitter, YouTube ma anche su social e app di messaggistica più di nicchia, come Signal o Discord.

Deterrence Dispensed sta continuando così l’opera di Cody Wilson.

Lui è il “cripto-anarchico” texano che aveva fondato una vera e propria azienda legata a questo ‘prodotto’ in un modo molto più difficile da fermare.

Un problema che sta dunque prendendo piede e pone degli interrogativi seri al punto che New York sembra voler emanare una legge che bandisca la produzione di armi in 3D.

In tal senso infatti sono già stati registrati diversi sequestri di fucili e pistole stampati, l’ultimo dei quali due giorni fa in Connecticut.

Una questione non dell’ultima ora dato che, come riporta Il Sole 24 Ore in un articolo pubblicato lo scorso anno, un tribunale ha bloccato una società (no profit all’apparenza) che voleva pubblicare tutorial sulla creazione di armi in 3D.

Una decisione che, a sua volta, blocca un precedente accordo raggiunto direttamente dagli uffici dell’amministrazione federale.

Accordo che dava il via libera alla pubblicazione di nuovi schemi di armi da fuoco sul sito della società texana.

Ma quali pericoli dalle armi in 3D?

Sicuramente la facilità con cui possono essere prodotte, non sono registrate, non possono essere tracciate e non hanno un numero di serie.

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Foto: Ansa

 

 

 

 

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Autore dell'articolo: Francesca DI Giuseppe

Francesca Di Giuseppe, nata a Pescara il 27 ottobre 1979, giornalista e titolare del blog Postcalcium.it. Il mio diario online dove racconto e parlo a mio della mia passione primaria: il calcio Laureata in Scienze Politiche presso l’Università degli Studi di Teramo con una tesi dedicata al calcio femminile. Parlare di calcio è il mezzo che ho per assecondare un’altra passione: la scrittura che mi porta ad avere collaborazioni con diverse testate giornalistiche regionali e nazionali.